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Atalanta, ombre al Franchi: la 'Dea' esce tra gli insulti a GasperiniTUTTO mercato WEB
giovedì 16 gennaio 2020, 08:15Serie A
di Patrick Iannarelli

Atalanta, ombre al Franchi: la 'Dea' esce tra gli insulti a Gasperini

Dalle luci a San Siro alle ombre dell'Artemio Franchi. Senza dimenticare i ripetuti insulti a Gian Piero Gasperini. L'Atalanta si ferma agli ottavi di finale contro una Fiorentina in ripresa, che non ha ricoperto per nulla il ruolo di vittima sacrificale. I nerazzurri sono apparsi stanchi e svogliati sin dai primi istanti di gioco: fatica collettiva e l'ultimo passaggio quasi mai riuscito, nel computo totale vanno inseriti anche un paio di pali e un po' di nervosismo dovuto ad un ambiente parecchio ostile. La Dea cade nuovamente in Coppa Italia e mastica amaro, ancora una volta.

Fuori in 90' - Nessuno aveva il benché minimo dubbio, l'Atalanta ci avrebbe riprovato nuovamente dopo la sconfitta in finale con la Lazio. La Coppa Italia però 'scappa' ancora via da Bergamo dopo una gara con diverse ombre e poche luci. Col senno di poi si può pensare ad una mancanza di lucidità per via dell'assenza di Gomez e Ilicic dal primo minuto: soprattutto lo sloveno è entrato in campo con il piglio giusto, vedesi il gol del momentaneo pareggio.

Il rosso a Pezzella ha spostato l'inerzia verso i nerazzurri del Gasp, ma la giocata decisiva non è mai arrivata. La rete di Pol Lirola nel finale ha letteralmente tagliato le gambe ad una squadra in apnea e confusa nonostante l'uomo in più. Fuori in novanta minuti, con due legni ad aumentare ancor di più il rammarico: ma le competizioni ad eliminazione diretta sono così, non c'è spazio per troppe riflessioni.


Muriel, così non va - Ancora una volta il colombiano non è riuscito ad imporsi come vuole il tecnico di Grugliasco. Non solo per la mancanza di gol, da ormai troppo tempo il numero 9 sembra essere un pesce fuor d'acqua nel calcio spettacolare dei bergamaschi. Le marcature non mancano, ma il giocatore sembra aver perso quel sorriso che lo ha sempre contraddistinto nei periodi migliori.

Ha ragione Umberto Marino, dg dell'Atalanta, a dire che quando Muriel si diverte fa sempre gol. Il direttore lo dichiarò prima del match con la Lazio, sul tabellino il sudamericano ci finì due volte. Tempi apparentemente lontani, ma Luis deve tornare a sorridere il più in fretta possibile. Non solo per una squadra che ha bisogno di un punto di riferimento quando non c'è il connazionale Zapata, ma anche per poter ritrovare quella spensieratezza vista sul prato dell'Olimpico.