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Il cuore Liverpool non basta. Lo 0-0 di Anfield spedisce il Real Madrid in semifinale col Chelsea
Il Real Madrid vola in semifinale di Champions League dove troverà il Chelsea. Il ritorno dei quarti di finale contro il Liverpool ad Anfield finisce 0-0, un risultato che sommato al 3-1 dell’andata spedisce i Blancos fra le migliori 4 d’Europa.
LIVERPOOL PARTE COL TURBO, IL REAL PRENDE UN PALO - Ai punti, nel primo tempo, molto meglio il Liverpool: Jurgen Klopp vede in Valverde terzino destro l’anello debole e spinge da quel lato con Sané. Che dopo 2’ mette Salah a tu per tu con Courtois ma il belga para. Poi semina il panico, mette ungran cross tagliato dentro ma i compagni non ci arrivano. Dopo poco è invece Milner a rendersi pericoloso, ma Courtois è ancora super con la mano di richiamo nell’angolo alto. Al 20’ Benzema mette gli sci e fa lo slalom fra i difensori, il suo tiro cross di sinistro viene prima deviato da Kabak e poi colpisce il palo con Alisson battuto. I Reds tornano ad essere pericolosi in chiusura di tempo, ma la mira di Salah e Wijnaldum (da ottima posizione) è più che sballata. E così ad Anfield il primo tempo si chiude sullo 0-0.
FIRMINO PERICOLOSO A INIZIO RIPRESA - A inizio secondo tempo il più ispirato è il peggiore in campo della prima frazione. Ovvero Roberto Firmino: il brasiliano nei primi 10’ si costruisce due possibilità di tiro da buona posizione, ma Courtois prima e una mira sballata poi bloccano i sogni di gloria. Il Real al solito palleggia, tiene il ritmo basso e prova a colpire in contropiede: Mendy galoppa a sinistra, Benzema chiude il triangolo ma l’azione sfuma per il rientro di Milner.
KLOPP SI GIOCA TUTTO COL 4-2-4 - Fuori Kabak e Milner, dentro Thiago Alcantara e Diogo Jota. Un cambio che racconta molto la spinta che Jurgen Klopp vuol dare al suo Liverpool passando al 4-2-4. I Reds alzano il baricentro e creano problemi al Real con Salah prima e Jota poi, ma i Blancos sembrano impenetrabili. Col passare dei minuti gli spazi diventano sempre più stretti e il Real torna ad essere pericoloso con la sua arma preferita: il contropiede. Vinicius però, a differenza dell’andata, non è freddo come dovrebbe e sbatte su Alisson. Quello del brasiliano però è un caso isolato, visto che poi il Liverpool riprende in mano il gioco (e il Real lo accetta) e spinge per trovare almeno il gol dell’1-0 che darebbe speranza agli ultimi secondi di gioco. Il Real Madrid però è un blocco unico, di granito, impenetrabile. E infatti dopo 4’ di recupero il risultato non si smuove dallo 0-0.
LIVERPOOL PARTE COL TURBO, IL REAL PRENDE UN PALO - Ai punti, nel primo tempo, molto meglio il Liverpool: Jurgen Klopp vede in Valverde terzino destro l’anello debole e spinge da quel lato con Sané. Che dopo 2’ mette Salah a tu per tu con Courtois ma il belga para. Poi semina il panico, mette ungran cross tagliato dentro ma i compagni non ci arrivano. Dopo poco è invece Milner a rendersi pericoloso, ma Courtois è ancora super con la mano di richiamo nell’angolo alto. Al 20’ Benzema mette gli sci e fa lo slalom fra i difensori, il suo tiro cross di sinistro viene prima deviato da Kabak e poi colpisce il palo con Alisson battuto. I Reds tornano ad essere pericolosi in chiusura di tempo, ma la mira di Salah e Wijnaldum (da ottima posizione) è più che sballata. E così ad Anfield il primo tempo si chiude sullo 0-0.
FIRMINO PERICOLOSO A INIZIO RIPRESA - A inizio secondo tempo il più ispirato è il peggiore in campo della prima frazione. Ovvero Roberto Firmino: il brasiliano nei primi 10’ si costruisce due possibilità di tiro da buona posizione, ma Courtois prima e una mira sballata poi bloccano i sogni di gloria. Il Real al solito palleggia, tiene il ritmo basso e prova a colpire in contropiede: Mendy galoppa a sinistra, Benzema chiude il triangolo ma l’azione sfuma per il rientro di Milner.
KLOPP SI GIOCA TUTTO COL 4-2-4 - Fuori Kabak e Milner, dentro Thiago Alcantara e Diogo Jota. Un cambio che racconta molto la spinta che Jurgen Klopp vuol dare al suo Liverpool passando al 4-2-4. I Reds alzano il baricentro e creano problemi al Real con Salah prima e Jota poi, ma i Blancos sembrano impenetrabili. Col passare dei minuti gli spazi diventano sempre più stretti e il Real torna ad essere pericoloso con la sua arma preferita: il contropiede. Vinicius però, a differenza dell’andata, non è freddo come dovrebbe e sbatte su Alisson. Quello del brasiliano però è un caso isolato, visto che poi il Liverpool riprende in mano il gioco (e il Real lo accetta) e spinge per trovare almeno il gol dell’1-0 che darebbe speranza agli ultimi secondi di gioco. Il Real Madrid però è un blocco unico, di granito, impenetrabile. E infatti dopo 4’ di recupero il risultato non si smuove dallo 0-0.
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