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Il Bari e le armi della panchina. Simeri e non solo. Quanti nomi - ora - possono incidere a gara in corso
venerdì 17 settembre 2021, 09:00In Primo Piano
di Redazione TuttoBari
per Tuttobari.com

Il Bari e le armi della panchina. Simeri e non solo. Quanti nomi - ora - possono incidere a gara in corso

Un Bari più rotondo. In grado di attentare alle difese avversarie anche con armi alternative. E' stato il tema di questa settimana, ovviamente effetto del gol di Simeri, match winner col Picerno entrando dalla panchina. Sì, è una squadra in effetti ricca di possibilità quella di quest'anno, e completa di fatto in ogni reparto.

Come non pensare questo scrutando nelle ultime panchine di Mignani, e scorgendo volti come quelli di Marras, Paponi, Mallamo, Gigliotti, e via discorrendo?

Mignani ha a disposizione una rosa ricca di alternative, capace di invertire le sorti di un match. Detto di Simeri (e della probabile alternanza con Cheddira che accompagnerà la sua stagione), il Bari può contare pure sulla fantasia di Marras. L'ex Livorno è alternativa a Botta, oppure ad Antenucci, come dimostrato quando - l'ex Spal - non è stato convocato una settimana fa e proprio Marras ne ha fatto le veci.

Paponi, in attesa di ritrovare la forma migliore, è un usato sicuro. Un ariete tutto centimetri e sportellate, che potrà costituire un'iniezione di peso a gara in corso. Va inserito, invece, alla voce qualità e accelerazioni, il nome di Citro. Anche l'ex Frosinone è un lusso: certo, l'infortunio occorsogli nella passata stagione, continua a suggerire pazienza, ma quando Citro tornerà in piena forma, sarà certamente una freccia di spicco per Mignani.

E poi il centrocampo. Dal reparto spento e povero di brio delle ultime stagioni, alla moltitudine di opzioni attuale. Di Gennaro, del resto, è fin qui sempre partito in panchina. Così come Mallamo. Accanto a Mignani siedono in questo momento pure Scavone e Lollo, non proprio due sconosciuti, peraltro anche a latitudini superiori alla Serie C.

In difesa niente campo fin qui per Gigliotti. Il francese, così come Pucino, Celiento e Ricci, rappresenta un lusso fra le cosiddette seconde linee (almeno fin qui). E' proprio vero, allora: non c'è porzione di campo dove Mignani non possa effettuare scelte all'altezza.