Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / bari / In Primo Piano
Mignani e i suoi primi 195 giorni di Bari. Impatto travagliato, poi il boom
martedì 28 dicembre 2021, 13:00In Primo Piano
di Gianmaria De Candia
per Tuttobari.com

Mignani e i suoi primi 195 giorni di Bari. Impatto travagliato, poi il boom

La prima parte del campionato 2021/2022 del Bari è stata caratterizzata da innumerevoli fattori positivi, il tutto egregiamente orchestrato da mister Mignani. Eppure al momento del suo annuncio alla guida tecnica, datato 17 giugno, in pochi avrebbero auspicato ad uno scenario del genere. Nei primi 195 giorni della sua gestione ha raccolto molto di più dei suoi predecessori, in particolare il primato del Girone C a quota 44 punti e con 7 lunghezze di distacco dalla prima inseguitrice. Tuttavia l’impatto in biancorosso era stato tutt’altro che ottimale tra un ritiro saltato per via di un grande focolaio tra i calciatori e la deludente eliminazione in Coppa Italia C tra le mura amiche del San Nicola contro la Fidelis Andria.

Da settembre però le cose sono profondamente cambiate, frutto anche degli ultimi colpi di calciomercato che hanno dato una linearità e profondità alla squadra. In poche settimane Mignani è riuscito a trasmettere la propria idea di calcio ai ragazzi, caratterizzato dalla capacità di imporre il predominio territoriale sulle rivali tramite una meticolosa gestione del possesso palla e da un’organizzazione tecnico-tattica capace di far esprimere al meglio i calciatori più talentuosi (Botta in primis).

I risultati non sono tardati ad arrivare come la testa della classifica, subito raggiunta e mai mollata. Il suo marchio di fabbrica è stata la gestione del gruppo e dei singoli, su tutti i casi Antenucci e D’Errico, passati dalle inaspettate panchine a trascinatori della squadra. Benissimo anche nelle scelte in campo, dalla valorizzazione di Maita da play alla rinascita di elementi poco considerati ai nastri di partenza come Scavone, passando per la capacità di sfruttare i cambi a gara in campo (soprattutto del parco offensivo) e di alternare i vari undici titolari.

Da rimarcare, infine, la capacità di lavorare sulla testa e l’atteggiamento della squadra nel momento no tra metà ottobre ed inizio novembre (4 punti in 4 gare), caratterizzate anche dal grave infortunio di capitan Di Cesare, colonna portante sul terreno di gioco e negli spogliatoi. La reazione della squadra, non è stato un caso, ha portato all’ottimo rush finale (5 vittorie e 2 pareggi), permettendo così di allungare sulle altre big vedi Avellino (+9), Palermo (+11) e Catanzaro (+12). Tutti gli elementi in questione, uniti alle ottime capacità comunicative, hanno permesso di integrarsi completamente in una piazza complicata come quella biancorossa, con la speranza di festeggiare insieme la promozione in Serie B.