
Salernitana, tra numeri da record e proteste. Domenica a Catania match dal profumo di B
7 vittorie, un pareggio e una sconfitta. Tra l'altro clamorosa, visto che i granata erano in vantaggio per 2-0 fino al 70' salvo poi subire un'incredibile rimonta dal Cerignola causata anche da errori arbitrali del signor Toma Mbei. I numeri certificano l'inizio eccellente di una Salernitana capolista con merito e che, statistiche alla mano, sta sbaragliando una concorrenza molto agguerrita. Tre vittorie su quattro in trasferta, 22 punti, almeno un gol segnato in tutte le partite, imbattibilità in campo esterno, Inglese a quota 4 in classifica marcatori e ieri, finalmente, anche porta inviolata e primo tiro nello specchio subito al 94'. Per una rosa totalmente rivoluzionata nel mercato estivo e che non ha nè la qualità del Benevento, nè la profondità del Catania si può dire sia stato fatto un mezzo miracolo sportivo sia dal direttore sportivo Daniele Faggiano (costretto a operare con una serie di paletti societari e senza un budget importante a disposizione), sia dal tecnico Giuseppe Raffaele che conferma di essere un tecnico di spessore per la categoria. Dopo tante prove di qualità, abbinate però a tanti rischi in fase difensiva, ieri abbiamo visto una Salernitana davvero pragmatica e ben calatasi nella realtà della categoria. Primo tempo ottimo, con vantaggio al 15' di Capomaggio e un paio di occasioni per raddoppiare, ripresa "sporca" e con uno spirito battagliero non indifferente a cospetto di un Monopoli involuto sul piano del gioco e che ha sbagliato tantissimo dal punto di vista tecnico anche a causa di un terreno in pessime condizioni. Alla fine fa festa un gruppo sempre più granitico e che ha riconquistato il cuore di una tifoseria delusa e ferita per il doppio salto all'indietro di categoria, ma sempre al fianco della Bersagliera. E se, a breve, ci sarà l'ok per il ritorno degli ultras in trasferta, è evidente che la Salernitana potrà essere una grande squadra per davvero anche in campo esterno.
Domenica prossima primo, vero grande esame di maturità per i granata. Si va al Massimino di Catania, in uno stadio popolato da almeno 17mila spettatori, con 2-3 defezioni importanti, un settore ospiti vuoti e contro un avversario che, sulla carta, ha una rosa superiore a quella della Salernitana. La classifica attuale dice che, anche in caso di malaugurata sconfitta, i granata supererebbero l'ostacolo senza perdere la vetta, al massimo potrebbero essere agganciati da quel Benevento balbettante in trasferta, ma ancora una volta implacabile tra le mura amiche. Ma per la promozione diretta saranno tante le antagoniste dei campani. Detto del Benevento e del Catania non possiamo non menzionare un Casarano che è sorpresa solo per chi non conosce l'organico, un Crotone che gioca bene e ha un reparto offensivo importante e quel Cosenza che ha perso con l'Atalanta23 ma che mantiene l'ossatura che l'anno scorso militava in cadetteria. Insomma, una vera e propria B2 come non accadeva da tempo. E' ovvio che uno scontro diretto alla decima giornata non può essere ritenuto determinante, ma se la Salernitana dovesse uscire indenne anche dalla bolgia di Catania è evidente che si potrebbe parlare di un primo, piccolo tentativo di fuga. E contro la Casertana, tra due settimane, ci sarà un Arechi spettacolare a prescindere, con 15mila spettatori già annunciati e la Sud che inscenerà una coreografia da pelle d'oca.
La nota stonata di giornata è rappresentata dall'arbitraggio del signor Di Cicco, coerente nel metro di giudizio sui falli ma un po' meno nella distribuzione dei cartellini, visto che Anastasio è stato ammonito per un intervento normalissimo a metà campo dopo aver "perdonato" 2-3 calciatori che hanno costantemente fermato Ferraris in modo irregolare. Alla Salernitana manca anche un calcio di rigore per fallo su Achik lanciato a rete: l'FVS avrebbe potuto correggere la decisione da campo, con penalty e cartellino rosso per chiara occasione da gol, ma alla fine Di Cicco ha fatto riprendere il gioco con una rimessa dal fondo. "C'era un fallo evidente su un nostro calciatore, non è stato fischiato ma guardiamo avanti" ha detto mister Raffaele in conferenza stampa, sottolineando lo sbaglio del direttore di gara senza far polemica. Complessivamente la Salernitana lamenta ben 7 gol annullati in 9 gare con l'FVS, il rigore molto generoso fischiato al Cerignola, il mancato rosso a Fornito in Salernitana-Cavese dopo 18 minuti per un intervento durissimo su Tascone e due penalty dubbi non assegnati nelle gare contro Atalanta23 e Giugliano, laddove per un quarto d'ora ci furono problemi tecnici tali da impedire all'arbitro di affidarsi alle immagini in caso di necessità. Lo 0-1 di Monopoli, però, testimonia che una squadra forte può sopperire anche ad eventuali errori delle giacchette nere. La difesa, finalmente, ha fatto la propria parte subendo il minimo sindacale, gli esterni hanno letto bene i vari momenti di un match spigoloso, la mediana si è applicata in entrambe le fasi e gli attaccanti, pur meno brillanti del solito, si sono sacrificati a tutto campo. Dopo 9 partite non si poteva chiedere di più.
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