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Bologna, la ricostruzione della rottura Saputo-Sabatini: "Costruita una squadra del c...."
Più che un divorzio consensuale, trattasi di dimissioni accettate. Repubblica.it ricostruisce la rottura tra il club emiliano e l'ormai ex dirigente rossoblù, il cui contratto era scaduto lo scorso 31 agosto e ancora non era stato rinnovato. Dopo la sconfitta di Empoli, Sabatini ha rassegnato le sue dimissioni e Saputo le ha accettate.
Ma cosa è accaduto ieri? Saputo al termine del match del Castellani ha sventolato la mano in faccia a Sabatini a dirgli: "Non ci siamo". Poi Saputo ha lasciato gli spalti, per primo, seguito a ruota dall'ad Claudio Fenucci.
Sabatini invece è rimasto seduto a lungo e a chi sugli spalti gli ha chiesto spiegazioni su chi avesse costruito il Bologna ha risposto così: "Chi l'ha costruito ha fatto una squadra del c...", ha detto Sabatini che poi - alla successiva domanda su una squadra che non sembra da 4 anni giocare con lo stesso allenatore - ha risposto così. "Oggi ti devo dar ragione. Ci sono molti giocatori fuori condizione, ci sono importanti valutazioni da fare, questa non è la squadra immaginavamo".
Dichiarazioni che evidentemente hanno lasciato il segno: il giorno dopo quelle riflessioni, Sabatini ha fatto un passo indietro e Saputo non s'è opposto.
Ma cosa è accaduto ieri? Saputo al termine del match del Castellani ha sventolato la mano in faccia a Sabatini a dirgli: "Non ci siamo". Poi Saputo ha lasciato gli spalti, per primo, seguito a ruota dall'ad Claudio Fenucci.
Sabatini invece è rimasto seduto a lungo e a chi sugli spalti gli ha chiesto spiegazioni su chi avesse costruito il Bologna ha risposto così: "Chi l'ha costruito ha fatto una squadra del c...", ha detto Sabatini che poi - alla successiva domanda su una squadra che non sembra da 4 anni giocare con lo stesso allenatore - ha risposto così. "Oggi ti devo dar ragione. Ci sono molti giocatori fuori condizione, ci sono importanti valutazioni da fare, questa non è la squadra immaginavamo".
Dichiarazioni che evidentemente hanno lasciato il segno: il giorno dopo quelle riflessioni, Sabatini ha fatto un passo indietro e Saputo non s'è opposto.
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