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Jacobelli: "Juve, può essere la svolta. Atalanta, arrivate risposte positive"
tmwradio
Maracanà con Lucio Marinucci e Francesco Tringali. Ospiti:
Xavier Jacobelli, Mario Mattioli
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Ospite di Maracanà, trasmissione di TMW Radio, è stato il direttore Xavier Jacobelli.
Juve che vince e convince a Lipsia:
"Un'impresa che riporta alla memoria la Juve dei tempi d'oro. La squadra di Motta si è imposta col suo gioco, che non ha esitato a fare nonostante gli svantaggi, il rigore negato e gli infortuni patiti. E' una squadra, quella bianconera, che ha dato l'impressione di aver impresso una svolta al suo presente e suo futuro. Partite del genere, soprattuto in Champions, vuol dire avere coscienza dei propri pregi e difetti".
Grande atteggiamento di squadra dimostrato dalla Juve:
"E' una risposta di squadra che affonda le radici nella chiarezza dell'allenatore. Motta non contempla un posto assicurato a nessuno. Non guarda in faccia a nessuno, vedi Danilo o Douglas Luiz ad esempio. E' importante anche la valorizzazione dei giovani della Next Gen, andare a Lipsia inserendo Savona vuol dire essere confortati dalla sua forma e avere soprattutto molta fiducia in lui. E questo dà una consapevolezza al gruppo che il tecnico guarda alle condizioni fisiche e non ad altro".
Che tunnel ha fatto Conceicao...
"Noi questo giocatore che ha soltanto 21 anni è uno che si era già messo in mostra all'Europeo. Sarebbe dovuto essere un punto di forza del Lipsia, visto che in estate aveva presentato un'offerta, ma lui ha preferito la Juve. E questo è un segnale di quanto la società bianconera stia riguadagnano a livello internazionale come considerazione".
Vlahovic sugli scudi ancora una volta:
"Credo che bisogna ricordare sempre, soprattutto ai critici, che quando un grande attaccanti accusano una pausa di rendimento, non significa che sia piombato in una crisi irreversibile. Lo dicono i numeri, è a 47 gol in 109 presenze alla Juve, di cosa parliamo? Perché rimetterlo sempre in discussione quando non segna. Segna anche gol che ne confermano il valore assoluto. Ovvio poi che tocca a Motta metterlo nelle migliori condizioni di rendere. E' una Juve che fa capire quanto sia stato un bene non venderlo questa estate".
Atalanta, la vittoria del riscatto:
"Già nel secondo tempo di Bologna si è visto qualcosa. E' una squadra profondamente rinnovata, che si è presentata in Germania con diverse defezioni e ha perso altri due uomini in campo. Nonostante questo però ha una rosa con due titolari in ogni ruolo. Quando vinci in trasferta in Champions in quella maniera ritrovi quelle consapevolezze che hanno fatto dell'Atalanta la rivelazione di questi anni. Adesso l'Atalanta deve riprendere la corsa in campionato, ma le risposte arrivate in Europa sono molto positive".
Bologna che perde ma a testa alta col Liverpool:
"Nonostante fosse sfavorita, ha onorato l'impegno, ha mostrato personalità nonostante fosse andata subito sotto. E' necessario affiancare a Castro un altro attaccante, lo ha dimostrato anche la partita di ieri. E' evidente che si tratti di un cantiere ancora aperto, questa partita era attesa con inquietudine, perché si temeva non potesse reggere l'urto, ma anche con entusiasmo. Credo che un elogio particolare debba essere fatto a Saputo, che si avvicina ai 10 anni di presidenza a Bologna e ha mantenuto la promessa di riportare il club in Europa".
Juve che vince e convince a Lipsia:
"Un'impresa che riporta alla memoria la Juve dei tempi d'oro. La squadra di Motta si è imposta col suo gioco, che non ha esitato a fare nonostante gli svantaggi, il rigore negato e gli infortuni patiti. E' una squadra, quella bianconera, che ha dato l'impressione di aver impresso una svolta al suo presente e suo futuro. Partite del genere, soprattuto in Champions, vuol dire avere coscienza dei propri pregi e difetti".
Grande atteggiamento di squadra dimostrato dalla Juve:
"E' una risposta di squadra che affonda le radici nella chiarezza dell'allenatore. Motta non contempla un posto assicurato a nessuno. Non guarda in faccia a nessuno, vedi Danilo o Douglas Luiz ad esempio. E' importante anche la valorizzazione dei giovani della Next Gen, andare a Lipsia inserendo Savona vuol dire essere confortati dalla sua forma e avere soprattutto molta fiducia in lui. E questo dà una consapevolezza al gruppo che il tecnico guarda alle condizioni fisiche e non ad altro".
Che tunnel ha fatto Conceicao...
"Noi questo giocatore che ha soltanto 21 anni è uno che si era già messo in mostra all'Europeo. Sarebbe dovuto essere un punto di forza del Lipsia, visto che in estate aveva presentato un'offerta, ma lui ha preferito la Juve. E questo è un segnale di quanto la società bianconera stia riguadagnano a livello internazionale come considerazione".
Vlahovic sugli scudi ancora una volta:
"Credo che bisogna ricordare sempre, soprattutto ai critici, che quando un grande attaccanti accusano una pausa di rendimento, non significa che sia piombato in una crisi irreversibile. Lo dicono i numeri, è a 47 gol in 109 presenze alla Juve, di cosa parliamo? Perché rimetterlo sempre in discussione quando non segna. Segna anche gol che ne confermano il valore assoluto. Ovvio poi che tocca a Motta metterlo nelle migliori condizioni di rendere. E' una Juve che fa capire quanto sia stato un bene non venderlo questa estate".
Atalanta, la vittoria del riscatto:
"Già nel secondo tempo di Bologna si è visto qualcosa. E' una squadra profondamente rinnovata, che si è presentata in Germania con diverse defezioni e ha perso altri due uomini in campo. Nonostante questo però ha una rosa con due titolari in ogni ruolo. Quando vinci in trasferta in Champions in quella maniera ritrovi quelle consapevolezze che hanno fatto dell'Atalanta la rivelazione di questi anni. Adesso l'Atalanta deve riprendere la corsa in campionato, ma le risposte arrivate in Europa sono molto positive".
Bologna che perde ma a testa alta col Liverpool:
"Nonostante fosse sfavorita, ha onorato l'impegno, ha mostrato personalità nonostante fosse andata subito sotto. E' necessario affiancare a Castro un altro attaccante, lo ha dimostrato anche la partita di ieri. E' evidente che si tratti di un cantiere ancora aperto, questa partita era attesa con inquietudine, perché si temeva non potesse reggere l'urto, ma anche con entusiasmo. Credo che un elogio particolare debba essere fatto a Saputo, che si avvicina ai 10 anni di presidenza a Bologna e ha mantenuto la promessa di riportare il club in Europa".
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