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Bologna ha toccato di nuovo la vetta dopo mezzo secolo, la ricetta: rosa lunga e turnoverTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 15:00Serie A
di Dimitri Conti

Bologna ha toccato di nuovo la vetta dopo mezzo secolo, la ricetta: rosa lunga e turnover

Il Bologna è tornato a respirare l'aria dell'altissima classifica, al triplice fischio della partita di Udine, sabato, era addirittura nel gruppo delle squadre in vetta, come non capitava agli emiliani da oltre mezzo secolo, almeno in Serie A. Nessuna sorpresa, perché dietro questo Bologna c'è un lavoro volto al cambio di passo che va avanti ormai da anni, e il cui punto di partenza può essere fissato nell'arrivo a Casteldebole del responsabile dell'area tecnica Giovanni Sartori, che dopo aver firmato i miracoli Chievo e Atalanta aveva tutta l'intenzione di ripetersi. E che sta infilando il tris, coadiuvato alla perfezione nell'inserimento della propria filosofia societaria dalle altre componenti, come il ds Di Vaio e l'amministratore delegato Fenucci, primo referente del presidente Saputo nell'organigramma del club. Dopo aver cominciato con il 5° posto da record raggiunto con Thiago Motta in panchina nel 2023/24, il Bologna sta se possibile facendo ancora meglio da quando l'allenatore è diventato Vincenzo Italiano. Più maturo, e aiutato dal club, rispetto ai suoi tre anni alla Fiorentina, il tecnico di Karlsruhe è ormai una certezza, oltre che l'ingrediente segreto per rendere esplosiva la ricetta del Bologna. Un piatto di nouvelle cuisine che si fonda su due elementi essenziali: il primo, fornito dalla società, si ritrova in una rosa che per quanto magari priva di campioni nel pieno senso del termine, garantisce però almeno due alternative di livello per ogni ruoli, in alcuni anche tre; il secondo proviene invece dalla mano di mister Italiano, l'interprete perfetto nella gestione di turnover e rotazioni, così da saper valorizzare al meglio il materiale umano lasciatogli a disposizione dalla dirigenza.