Sconfitta e rabbia: De Zerbi risponde ai tifosi dell’Atalanta dopo la partita del Velodrome
La serata di Champions League tra Marsiglia e Atalanta (0-1) si è conclusa con un episodio incandescente. Visibilmente contrariato per la sconfitta e per alcune decisioni arbitrali contestate, Roberto De Zerbi ha avuto un acceso scambio con i tifosi bergamaschi presenti nel settore ospiti del Vélodrome, arrivando a compiere gesti provocatori in riferimento al Brescia, la sua squadra del cuore e storica rivale della Dea.
Secondo quanto riportato da RMC Sport e L’Équipe, l’allenatore dell’OM si sarebbe voltato verso il settore nerazzurro e, in risposta a insulti e fischi, avrebbe tracciato più volte sul petto la lettera “V”, simbolo del Brescia Calcio. Un gesto dal forte valore simbolico per chi conosce la rivalità tra le due città lombarde, separate da meno di 50 chilometri ma divise da un odio sportivo radicato da decenni.
Durante la conferenza stampa della vigilia, De Zerbi non aveva nascosto i suoi sentimenti: "Giocare contro una squadra italiana è sempre speciale, ma contro l’Atalanta è diverso. Sono nato a Brescia, a cento metri dallo stadio, e per noi quella è una partita che si vive tutta la settimana". Alcuni media italiani hanno rilanciato anche la voce secondo cui l’ex tecnico di Brighton e Sassuolo avrebbe un tatuaggio anti-Atalanta, con lo stemma del club bergamasco sbarrato da un segnale di divieto. Alla domanda su questa leggenda metropolitana, De Zerbi ha risposto sorridendo: "Di quello parleremo un’altra volta". Un finale teso per una sfida che, per l’allenatore bresciano, andava ben oltre i tre punti in palio.
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