Non solo Luperto: le scelte impopolari di Pisacane fanno discutere. Zoccolo duro fondamentale nella corsa salvezza
di Sergio Demuru
Il coraggio delle scelte. Anche impopolari. Ma Fabio Pisacane è questo. Il mister rossoblù magari avrà fatto qualche errore di valutazione nella gestione della squadra, ha mostrato però una linea dalla quale non vuol scantonare. Non tutto, certo, può essere condivisibile, però lascia in panchina determinati elementi che sulla carta sarebbero insostituibili.
Meglio fare subito i nomi. In cima alla lista c’è sicuramente Luperto, che è arrivato lo scorso anno per seguire il suo tecnico all’Empoli, Davide Nicola, e che si era rivelato uno dei principali cardini difensivi assieme a Mina, utilissimi entrambi per riuscire a centrare il traguardo della salvezza. Nella passata stagione Luperto aveva messo assieme 36 presenze, massimo in carriera al pari dell’annata 2022-‘23 quando riuscì a mettere assieme anche allora 36 gettoni ad Empoli. Adesso, improvvisamente, complice anche un leggero infortunio capitato qualche tempo fa, da qualche settimana è relegato stabilmente in panchina. Ha fatto scalpore il fatto che, contro il Sassuolo, nonostante mancasse anche Mina, Pisacane abbia rinunciato a Luperto trovandosi in una situazione di emergenza.
Il mister rossoblù ha preferito puntare, nella linea difensiva a tre, su un giocatore come Zè Pedro che sicuramente avrà un avvenire, ma che a Udine ed in casa con il Bologna aveva mostrato incertezze allarmanti dovute alla scarsa esperienza. Dopo Luperto, anche Mattia Felici si è ritrovato a giocare solo uno scampolo di partita contro il Sassuolo, risultando tra l’altro decisivo per il gol di Sebastiano Esposito, nato da una sua iniziativa. Nella precedente sfida di Verona lo stesso Felici era stato colui che aveva realizzato la rete del pareggio con il suo tipico diagonale in corsa dopo una progressione in fascia. Anche in questa occasione Pisacane non ha voluto dargli fiducia immediata e lo relega sempre in panchina all’inizio, pronto però ad inserirlo in caso di necessità.
Sul turco Kiliçsoy si dibatte domenicalmente sull’utilizzo praticamente nullo. Ultimamente le scelte di Pisacane prediligono di far entrare nelle rotazioni prima Pavoletti e non sarebbe nemmeno un indirizzo contestabile se è vero, come è vero, che Pavoletti per attaccamento alla maglia non è secondo a nessuno. Resta però il fatto che, se non va valutato in partita dopo nove turni di campionato, poi Kiliçsoy potrebbe diventare il classico oggetto misterioso, capace di mettere a segno reti mirabolanti solo con la propria selezione nazionale. E nel calderone c’era finito anche Sebastiano Esposito, il quale a Verona, nell’ultima trasferta, non aveva neppure visto il campo.
Alla resa dei conti Pisacane fa le sue scelte, non sempre condivise, con il Cagliari che sinora ha collezionato un punto a partita. In attesa che finalmente si possa fare affidamento su uno zoccolo duro definitivo con le caratteristiche tecniche essenziali per una formazione della massima serie che deve centrare un obiettivo minimo.






