
Lulù Oliveira: "Combine nella semifinale UEFA contro l'Inter? Discorsi senza senso. Vidi il Poetto e capii che Cagliari era il posto giusto"
Luis Ayrton Oliveira Barroso, per tutti "Lulù", ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Fanpage, dove ha ripercorso l'intera carriera. Di seguito un estratto delle sue parole, riguardanti la sua esperienza con la maglia del Cagliari: "Il Cagliari è venuto a vedermi due volte e quando mi dissero del loro interesse io non sapevo neanche dove fosse questa città. “Dov’è Cagliari”, ho chiesto… poi quando sono arrivato mi sono subito innamorato perché mi sembrava di essere in Brasile. Arrivai insieme ad un giornalista belga che doveva fare un servizio e quando misi piede al Poetto capii che era il posto giusto. Così è stato".
Sulla cavalcata UEFA: "Noi ci sentiamo spesso con i compagni di quel periodo e nella chat ricordiamo di quella stagione. Eravamo un bel gruppo e siamo arrivati quasi alla finale. Abbiamo battuto la Juve a Torino e poi abbiamo vinto con l’Inter in casa, ribaltando il risultato. Poi perdemmo al ritorno perché pensavamo di avere fatto un passo in avanti. Io ho sempre detto che se avessimo incontrato l’Inter nella partita secca, tipo una finale, poteva succedere di tutto ma nel doppio confronto ci poteva stare di perdere“.
La "discussa" semifinale contro l'Inter: "Spesso i tifosi ci hanno fatto domande su possibili combine rispetto a quella partita ma io rispondo sempre allo stesso modo: potevamo diventare degli eroi arrivando in finale, e magari vincendo il trofeo, c’erano tanti soldi di premio e ci vendevamo la partita? Ci avevano promesso un sacco di soldi. La gente ha i dubbi perché ha vinto un Cagliari troppo diverso da quello della partita d’andata ma ci sono delle gare che vanno così. Era la prima volta che il Cagliari arrivava a quel punto in un torneo europeo e non aveva nessun senso fare discorsi del genere".







