Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / cagliari / Ex rossoblù
Capradossi: “Era una Roma fortissima, cioè quella veramente era una Roma”TUTTO mercato WEB
Oggi alle 16:00Ex rossoblù
di Martina Musu
per Tuttocagliari.net

Capradossi: “Era una Roma fortissima, cioè quella veramente era una Roma”

Elio Capradossi ha rivissuto ai microfoni di ChiamarsiBomber uno dei momenti più intensi della sua carriera, un ricordo che ancora oggi porta con orgoglio. Il difensore, cresciuto nel vivaio giallorosso, non nasconde l’emozione di aver coronato il sogno che accompagna ogni giovane calciatore: debuttare con la maglia della Roma.

«È stato bello, è stata una cosa che un ragazzo sogna e che poi riesce a realizzare anche se per una partita sola, però è veramente il sogno di una vita» racconta Capradossi, con la lucidità e la gratitudine di chi sa quanto quel momento sia valso.

Il centrale ripensa a quel periodo, ricordando la qualità e la forza della squadra in cui si era trovato a giocare:
«Era una Roma fortissima, cioè quella veramente era una Roma, quella era una Roma stratosferica».

Un gruppo competitivo, che non si accontentava e che, arrivato a un passo dall’impresa, aveva la consapevolezza di potersela giocare fino in fondo:
«Beh, una volta che stai lì, insomma, dopo l'impresa, l'impresa che era stata fatta, è giusto crederci, come immagino ci credono le altre tre squadre che arrivano lì».

La mentalità, l’ambizione e la voglia di superare i propri limiti erano il motore di quella Roma:
«Quindi sicuramente la squadra ci credeva, sapendo comunque quanto era difficile, però quando arrivi così in fondo, è giusto crederci ».