"Rappresentiamo il Liverpool, noi benedetti a non aver perso tanto": la sincerità di Van Dijk

Un'uscita a vuoto per il Liverpool a Stamford Bridge, che dopo aver conquistato il titolo con quattro giornate d’anticipo è uscito sconfitto per 3-1 contro il Chelsea ieri. Tra i gol incassati anche il rocambolesco autogol di Quansah sul rilancio di Van Dijk in piena area. Il capitano dei Reds ha fatto mea culpa nel post-partita ai microfoni di Sky Sports UK, senza però affermare del calo di concentrazione dovuto ai festeggiamenti anticipati per il titolo.
"Se ha avuto un impatto? No, non credo. Chiunque diventi un calciatore lo fa per vincere le partite, questo è ciò che mi aspetto. Il modo in cui ci siamo allenati negli ultimi giorni, l’intensità che abbiamo avuto, tutti erano pronti - ha confidato Van Dijk -. E poi era una grande partita, domenica contro una squadra molto forte che ovviamente lotta per un posto in Champions League. Sapevamo che sarebbe stata dura, ma penso che in certi momenti avremmo potuto fare meglio, soprattutto nel modo in cui abbiamo difeso come squadra. Ma dobbiamo accettarlo, analizzeremo la partita e ci prepareremo per la prossima gara domenica".
Se faccia male come qualsiasi altra sconfitta: "Ogni sconfitta fa male. Rappresentiamo il Liverpool ovunque andiamo. Siamo molto fortunati e non dico fortunati nel senso casuale, ma benedetti a non aver perso tante partite, soprattutto in campionato, quindi questa fa male. E secondo me, deve fare male. Anche se il lavoro è già fatto, siamo venuti qui per cercare di vincere e ottenere un buon risultato. Purtroppo, non ci siamo riusciti. Quindi, come ho detto, deve fare male. Siamo tutti dei vincenti e io sono sicuramente deluso".
