Samp, Sibilli: "Il 13 maggio eravamo all'inferno. Ma la vita a volte ti da una seconda chance"

“Come già hanno detto i miei compagni e il mister, con la retrocessione che è successo il 13 maggio eravamo andati direttamente all'inferno. Ma a volte, una sola volta nella vita magari, capitano delle chance e noi l’abbiamo colta non bene, ma di più”. L’attaccante della Sampdoria Giuseppe Sibilli, autore del secondo gol blucerchiato nella serata dell’Arechi terminata poi con la sospensione della gara per la contestazione dei tifosi salernitani, parla così ai microfoni del sito ufficiale del club tornando con la mente a quanto accaduto oltre un mese fa.
“Questo verdetto è arrivato sul campo, abbiamo sofferto per un mese, abbiamo dato quello che avevamo dentro e oggi raccogliamo quello che ci meritiamo, sinceramente. Secondo me la differenza tra le due squadre è stata che noi avevamo già passato il male assoluto, la testa era più libera e abbiamo fatto le migliori due partite della stagione, che sono arrivate in un play out. - prosegue Sibilli come riporta Sampdorianews.net - Avevo già affrontato questi spareggi lo scorso anno, magari per me era più semplice approcciare questa partita rispetto agli altri, ma sono molto soddisfatto di quello che abbiamo fatto”. Abbiamo dimostrato che questa maglia vale tanto”.
Spazio poi all’analisi della gara: “Quando uno guarda la partita da fuori sembrano occasioni sprecate, ma se le analizzi il primo gol è uscito di niente, il secondo tiro ha fatto una bella parata e il terzo tiro me lo sono mangiato, oggi mi è capitata qualche occasione in meno, ma sono stato bravo. Ho legato bene con la squadra, mi sono trovato bene con Massimo Coda e abbiamo fatto una grande partita, non era facile venire a giocare in questa piazza ma siamo stati bravi e compatti”.
Infine un pensiero a chi ha guidato la squadra nell’ultimo periodo: “Un ringraziamento speciale al mister e allo staff, ci hanno dato tanto in questo periodo, al direttore e ai tifosi. Questa società si merita tanto, è finita una stagione che è stata pesante per tutti."
