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Un'Italia che diverte e si diverte: il Cobra Soncin si è preso la rivincita sui critici

Un'Italia che diverte e si diverte: il Cobra Soncin si è preso la rivincita sui criticiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 8 dicembre 2023, 08:45Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Quando la Federcalcio, dopo tanti no incassati, scelse di ripartire da Andrea Soncin dopo un Mondiale deludente che restituiva un gruppo spaccato – per i contrasti emersi subito dopo la fine dell’avventura in Oceania fra squadra e staff tecnico – in molti restarono perplessi, delusi dalla decisione e la criticarono anche aspramente. La poca conoscenza del calcio femminile (ma come ci ha tenuto a ribadire il ct “il calcio è calcio”) e il curriculum scarno (solo la Primavera del Venezia e qualche sparuta presenza con la prima squadra) erano i principali temi di dibattito attorno al neo ct che fin dal primo momento si è però calato in pieno nel ruolo, lavorando a testa bassa per rivitalizzare un gruppo che in molti davano per finito.

Soncin non ha avuto mai un dubbio nell’accettare l’incarico, non lo ha considerato un passo indietro, come invece molti colleghi vedono l’impegno nel movimento femminile, e non ha fatto calcoli. “Quando chiama la Nazionale non si può dire di no” è stata la sua prima frase in conferenza stampa e da lì ha costruito un cammino di successo in Nations League che ha portato le Azzurre a un secondo posto a cui in pochi credevano.

Ha fatto leva sulla voglia di riscatto del gruppo, che non è stato stravolto, lavorando più sulla testa delle calciatrici che su tematiche tecnico/tattiche – anche se il ct ha parlato di lavoro a 360° - studiando, girando i campi del femminile relazionandosi con le varie squadre perché serve ragionare d’insieme per far crescere l'intero movimento. Con idee, parole e prestazioni in campo Soncin ha convinto tutti (o quasi perché i critici a prescindere ci saranno sempre), fatto ricredere gli scettici e ottenuto risultati che solo tre-quattro mesi fa sembravano impossibili. Ha ridato fiducia e credibilità al movimento azzurro che ora può guardare al futuro con maggiore ottimismo. E per questo lo si può solo ringraziare.

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