Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Chi decide al Milan oltre a Cardinale? Furlani? Ibrahimovic? Il possibile nuovo arrivato Comolli? Alla Juventus invece prende forma lo staff, unica cosa che c'è davvero all'Inter. Il caso Osimhen e quello della Roma

Chi decide al Milan oltre a Cardinale? Furlani? Ibrahimovic? Il possibile nuovo arrivato Comolli? Alla Juventus invece prende forma lo staff, unica cosa che c'è davvero all'Inter. Il caso Osimhen e quello della Roma
© foto di Lorenzo Di Benedetto
sabato 6 aprile 2024, 19:32Editoriale
di Andrea Losapio

Le società che funzionano meglio degli ultimi anni hanno una linea decisionale chiara. L'Inter ha come amministratore delegato Marotta, direttore sportivo Ausilio, poi c'è Baccin, questo nonostante Zhang (ne parliamo dopo). L'Atalanta ha pasticciato un po' con Congerton per il calcio internazionale, tanto che non viene sostituito, ma i Percassi sono presenti e hanno scelto un ottimo direttore sportivo per sostituire Sartori. Il Bologna ha trovato, appunto, in Sartori la persona giusta dopo anni di galleggiamento fra più bassi che alti. Così come De Laurentiis lo aveva fatto con Giuntoli che agiva nell'ombra con il sostegno del club (ne parleremo anche qui) e la Lazio con Tare, vista la sinergia con Lotito.

Era così anche la Juventus di Marotta e Paratici, salvo poi vedersi arrivare addosso il tifone Agnelli. Ora la Juve si sta ricostruendo dopo anni di continui ribaltoni, da Arrivabene a Manna, oppure Cherubini... Insomma, questa è stata la settimana dello svelare le carte. Di Pompilio avevamo ampiamente anticipato a novembre e che diventerà il vice ds, proprio come era a Napoli, oltre a Stefano Stefanelli del Pisa. Via Manna che farà percorso inverso, andando in azzurro, mentre Cherubini e Scaglia sono molto chiacchierati in zona Parma, con Krause che potrebbe prendere qualsiasi decisione di qui alla promozione ottenuta.

Questo preambolo apre alla domanda principale di questo editoriale. Chi deciderà al Milan? Da una parte c'è Gerry Cardinale che lancia segnali d'amore per i rossoneri, Furlani finisce sotto inchiesta da parte della procura FIGC per le presunte false dichiarazioni dei rossoneri (lui e Gazidis) alla Co.A.P.S. - Commissione Acquisizione Partecipazioni Societarie. Si vuole appurare che al momento del passaggio di proprietà non siano state taciute informazioni necessarie alla Commissione per accertare in particolare i requisiti di onorabilità e solidità finanziaria dei futuri proprietari. Il Milan vive la cosa con grande tranquillità, facendo buon viso a gioco ancora sconosciuto. Di più: visto che Redbird probabilmente alienerà il Tolosa, ecco che potrebbe esserci un inserimento nell'organigramma, con Damien Comolli - ex Arsenal, Tottenham, Saint-Etienne, Liverpool - che andrebbe a prendere il posto di amministratore delegato al posto dello stesso Furlani.

Bene, ma chi deciderà? Sui giocatori bisogna rifarsi alle stesse parole di Furlani. "Non scordiamo Moncada: Geoffrey è il numero uno. Ibra stesso è il primo che si rivolge a Geoff per scambiare opinioni sui profili dei giocatori. Io non decido sulla scelta tecnica, ma sugli aspetti connessi e correlati all’investimento: se hai 100, non ne metti 80 su un solo giocatore. Su chi punteremo? Non spetta a me discutere di nomi o ruoli". Perfetto, ma quando arriverà (se arriverà) Comolli, cosa succederà? Sembra di vivere un momento in cui i galli nel pollaio si moltiplicano. Dunque ci sarà una linea decisionale chiara? E quello che sta succedendo fra Elliott e possibili subentranti nel vendor loan a scadenza 2025 può essere un motivo di allarme? Sono domande lecite e che il Milan rigetta tutte le volte, predicando tranquillità. Si vedrà.

De Laurentiis ha detto alla Procura di Roma di non conoscere il presidente del Lille e che ha fatto tutto Giuntoli. Una difesa abbastanza labile visto che il dirigente non ha potere di firma e tutti sanno che nelle grandi operazioni c'è sempre il suo zampino. Impossibile pensare che nessuno abbia avallato, ma negare è sempre il primo modo di difendersi. C'è da dire che il Napoli non ha mai avuto bisogno delle plusvalenze fittizie e non ne ha mai fatte. La genesi di quanto è successo si può leggere QUI, ma l'anticipazione era in un editoriale del 2021 cioè QUI. La realtà alle volte supera di molto la fantasia, ma un motivo per cui incastrare alcune cose c'è sempre.

E come mai i Friedkin continuano nella loro politica attendista? Niente rinnovi, solo tagli alla Roma, che sembra sempre di più svuotata dal reparto tecnico - fuori Tiago Pinto, fuori Mourinho, dentro il ds Mauro Leo e l'ad Souloukou (che incontra François Modesto per cercare di portarlo in giallorosso dopo l'Olympiakos - e dai costi. E dalle persone indesiderate verrebbe da dire. A proposito, nonostante Zhang: è stato un freno economico per parecchio tempo, per l'Inter. Serve una proprietà solida, il gruppo Suning ha perso 525 milioni nel 2022. Francamente, come è pensabile che non possa cambiare di mano?

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile