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SOLIDITÀ CONTRO BLACK-OUT: HELLAS-FIORE SI GIOCA IN DIFESATUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 19 novembre 2019, 20:00Notizie di FV
di Andrea Giannattasio
per Firenzeviola.it

SOLIDITÀ CONTRO BLACK-OUT: HELLAS-FIORE SI GIOCA IN DIFESA

Solidità, sempre e comunque. Il credo tattico di Ivan Juric, pigmalione della rivelzione Hellas, è tutto racchiuso in una sola parola. Facile quando fai del carattere il tuo punto di forza e in men che non si dica ti ritrovi ad avere in rosa il difensore forse rivelazione di tutto il campionato, quel giovanissimo Marash Kumbulla nato a Peschiera del Garda, cresciuto nel vivaio gialloblù ma con il cuore radicato in Albania (ha scelto la nazionale delle aquile in onore delle sue origini). Sono in tutto appena undici gol subiti dalla retroguardia dell'Hellas in questo avvio di campionato: una media di un gol subito a partita ma soprattutto il vanto di ben quattro cleen sheet che hanno permesso alla difesa del Verona di essere la seconda migliore di tutta la Serie A alle spalle della sola Juve, che ha subito appena due gol in meno. Se poi quando Kumbulla manca, il sostituto (l'ex viola Alan Empereur) non lo fa rimpiangere, il gioco è fatto.

Situazione del tutto opposta alla Fiorentina, che dopo la cinquina rimediata in Sardegna non soltanto è diventata la quinta peggior difesa del massimo campionato ma soprattutto ha stabilito il record di peggior passivo accumulato dopo undici giornate da dopo il fallimento del 2002 a oggi. Un dato - quello delle 19 reti incassate - certamente inflazionato dalla deludente prova di Cagliari (e anche dei quattro gol subiti alla prima giornata contro il Napoli) ma che deve far riflettere, visto che nella parte centrale di questo avvio di stagione le prestazioni di tutto il pacchetto difensivo, in particolare del neo acquisto Caceres, avevano fatto ben sperare. Anche perché, all'interno dell'impietoso confronto tra le retroguardie di Verona e Fiorentina, c'è un dato assai curioso da prendere in esame ed è quello relativo ai tiri in porta subiti. Dragowski infatti è il terzo portiere di A ad aver dovuto intercettare meno conclusioni verso la sua porta (appena 33, dietro ad Handanovic dell'Inter e Meret del Napoli), mentre Silvestri, estremo difensore gialloblù, si trova esattamente a metà classifica, con 10 parate in più.