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ECCO LA VERITÀ SUI RINNOVI: CHIESA FIRMERÀ SOLO IN ESTATE. VLAHOVIC, TROPPA FRETTA. ROCCO ANCORA PIÙ RICCO. L’UDINESE NON VUOL GIOCARE SABATO, MA LUNEDÌ COL PUBBLICO. TUTTI I DUBBI DI IACHINI
giovedì 27 febbraio 2020, 00:00L'opinione
di Enzo Bucchioni
per Firenzeviola.it

ECCO LA VERITÀ SUI RINNOVI: CHIESA FIRMERÀ SOLO IN ESTATE. VLAHOVIC, TROPPA FRETTA. ROCCO ANCORA PIÙ RICCO. L’UDINESE NON VUOL GIOCARE SABATO, MA LUNEDÌ COL PUBBLICO. TUTTI I DUBBI DI IACHINI

L’Udinese non vuol giocare sabato a porte chiuse, ci ha provato e ci proverà ancora a chiedere il rinvio della partita fino ad oggi quando arriverà il comunicato ufficiale della Lega, ma la decisione ormai è presa. Il presidente dei friulani Soldati e quello della regione Fedriga hanno puntato fin dal primo momento di questa emergenza CoronaVirus sul rinvio a lunedì prossimo con lo stadio aperto al pubblico, ma le loro proteste arrivate fino a ieri sera tardi, non faranno cambiare idea a nessuno.

E’ stata la Federcalcio, lunedì, a chiedere di giocare a porte chiuse per non intasare il calendario di recuperi e successivamente il decreto del Governo ha fissato le direttive superando per competenza il decreto della regione Friuli che adesso si deve solo adeguare.

Qualcuno si meraviglierà perché la Lega calcio per due giorni interi (martedì e mercoledì) non abbia dato disposizioni ufficiali, ma sapendo come funzionano le istituzioni del pallone mi sembra quasi normale che si rasenti il caos. Il comunicato arriverà oggi, quando si avranno certezze anche sul chi e sul come si potrà accedere sabato al terreno di gioco. Solo arbitro e giocatori? I dirigenti? I giornalisti? Qualcuno avrà pensato di sicuro anche a imporre le mascherine e robe del genere (siamo in Italia!), ma la gara fissata alle 18 di sabato si giocherà a porte chiuse. Questa è una certezza.

L’atteggiamento dell’Udinese è sicuramente comprensibile, senza tifosi è un’altra partita, ma di fronte a un’emergenza di questo tipo è logico che il calcio faccia un passo indietro. Il problema, caso mai, è che alcune squadre giocheranno con il pubblico, quindi per equità sarebbe stato opportuno far giocare tutte le gare a porte chiuse. Ma questa è un’altra storia.

Un’altra bella storia è quella dei rinnovi dei giovani della Fiorentina. Rocco li vuole blindare tutti fino alla stagione 2024-2025 (il massimo da regolamento) e dopo tante firme già in archivio, restano da chiudere gli accordi con Chiesa e Vlahovic. In questi giorni forse per entusiasmo, qualcuno è andato un po’ avanti. Cerchiamo di capire cosa sta succedendo e cosa succederà.

Il rinnovo più complesso, ovvio, è quello relativo a Federico Chiesa. Firma? Non firma? E quando firma? Resta? Non resta? Queste sono le domande che circolano e le risposte sono variegate.

In questa storia ci sono dei punti fermi ed altri variabili.

I punti fermi sono sostanzialmente tre:

1)     C’è assoluta sintonia fra la società e Chiesa

2)     Qualsiasi cosa sarà fatta di comune accordo e nel comune interesse

3)     Il contratto per il rinnovo si firmerà in estate 

E quest’ultima, se volete, è la novità vera.

Come si è arrivati a questa decisione? Sempre nel quadro di privilegiare il futuro calcistico ed economico del ragazzo che poi è anche l’interesse della Fiorentina.

Un accordo di base c’è, quelle cifre che vi abbiamo rivelate sono assolutamente verosimili, se dovesse firmare oggi il rinnovo Chiesa guadagnerebbe attorno ai quattro milioni più bonus ed è qualcosa di già consolidato che diventerà realtà quando il giocatore e la Fiorentina lo decideranno.

Assieme, però, si sono lasciati aperti anche un’altra strada. Si sono detti, vediamo cosa succederà nei prossimi mesi, vediamo come si concluderà il campionato, come il giocatore disputerà l’Europeo. Magari (tutti se lo augurano) farà cose straordinarie. Potrebbe arrivare una società per offrirgli un ingaggio molto più alto con un’offerta irrinunciabile per la Fiorentina.

Oppure sarà proprio Chiesa a chiedere di rimanere, felice, leader di quella squadra fortissima che Rocco vuole costruire.

Insomma, tutto è aperto, ma la Fiorentina e Chiesa sono alleati e hanno un unico obiettivo. 

Del resto costringere il ragazzo oggi alla firma potrebbe sembrare una forzatura, quasi costringerlo a rimanere. Invece una decisione in assoluta libertà è considerata la scelta vincente. 

E’ ovvio che se Chiesa dovesse decidere di andar via per un’offerta superiore, parallelamente ci sarebbe sul piatto una valutazione altissima del cartellino. Nessuno offre ingaggi da 5-6 milioni a giocatori vincolati che non valgano meno di 60-70 milioni.

La sensazione che filtra oggi, come vi abbiamo già raccontato giorni fa, sembra quella che Chiesa abbia voglia di rimanere a Firenze per crescere ancora personalmente, ma anche assieme al progetto-Fiorentina. Ma nessuno ha fretta, gli scenari del calcio evolvono e Federico ha tempo. Rocco e Enrico Chiesa hanno deciso di fare il meglio sottobraccio e l’intesa è salda. Tranquilli.

Anche l’accordo con Vlahovic si farà, ma non è ancora il momento della firma come si è detto in questi giorni e le cifre circolate sembrano eccessive. Il ragazzo ha un grandissimo potenziale, ma è un Duemila, ha poche partite in serie A e certe cifre (un milione) arriveranno però magari legate a tanti bonus di rendimento spalmati nel tempo e non sono certo la base di partenza. Tanto più che il ragazzo è in scadenza nel 2023. Anche qui c’è armonia, si parla, Vlahovic vuole rimanere e diventare sempre più importante, ma la firma si prevede attorno a Pasqua. 

Nel frattempo, per quelli che hanno messo in dubbio il patrimonio di Rocco, segnalo che nella nuova classifica di Bloomberg Index degli uomini più ricchi al mondo, Commisso è al posto numero 196 con un patrimonio personale di 8,42 miliardi di dollari con un aumento di 1,34 miliardi rispetto all’ultima rilevazione. Soccc….direbbero nella vicina Bologna.

Intanto, tornando a Udine, Iachini non si muoverà dal suo classico 3-5-2 giocato anche dall’Udinese. Igor prenderà il posto di Dalbert squalificato, Cutrone darà il cambio a Vlahovic e Badelj è in ballotaggio con Pulgar per la regia, anche se i muscoli del cileno potrebbero far comodo in una gara che si annuncia molto fisica.