NOTTE FONDA

È come minimo curioso dover prendere atto che a peggio figurare nella disfatta contro il Sassuolo sia stato il calciatore forse più talentuoso dell'organico gigliato. Gaetano Castrovilli, infatti, ieri sera è parso in affanno, senza idee, nervoso (al 63' ha rimediato la nona ammonizione della sua stagione). L'episodio plateale, in tal senso, è stato quello in cui nel primo tempo il classe '97 ha inspiegabilmente regalato il rigore del vantaggio ai neroverdi, entrando in modo scomposto su Filip Djuricic. 

Una flessione che, volendo, in parte può anche essere compresa, dato lo sforzo cui i giocatori sono e saranno sottoposti in questo finale di campionato post-lockdown. Ma risulterebbe un grave errore costruirvi un alibi, perché oggi la zona retrocessione è a soli sei punti e l'ambiziosa proprietà americana della Fiorentina non può permettersi di correre un tale rischio, soprattutto considerando che, con l'avvento di Rocco Commisso, Firenze si augura di poter tornare ad aspirare a obiettivi nobili.

Se è vero che a parità di condizione fisica non ottimale sono i giocatori tecnici a spiccare, ora tocca proprio a Castrovilli. Errori decisivi come quelli di ieri (nel secondo tempo il centrocampista ha anche perso palla dentro l'area, permettendo al Sassuolo di calare il tris) non sono più ammissibili, tanto meno da elementi della caratura dell'ex Cremonese, che quest'anno ha stupito tutti per il suo fenomenale approccio alla Serie A. Oltre che per le grandi doti balistiche manifestate. Testa al Parma, perché sarà battaglia.