
La Fiorentina fa il minimo indispensabile: Piccoli(ssimi) passi avanti
La Fiorentina doveva vincere all'esordio nella fase campionato di Conference League e ha vinto. Questa era la priorità della notte del Franchi e il 2-0 contro il Sigma Olomouc è un brodino caldo per una Viola ancora in convalescenza. Per Pioli e i suoi giocatori non era il momento di pensare all'estetica del gioco, anche perché la fiducia è ancora tutta da ritrovare. Ma arrivare con una vittoria infrasettimanale alla sfida contro la Roma era il minimo che si potesse chiedere alla squadra.
Le note positive
Il primo gol di Piccoli è un'ottima notizia visto che l'ultima rete segnata da un attaccante risaliva al play off di Conference. L'ex Cagliari intanto si è sbloccato, mostrando di poter reggere il peso di una maglia come quella della Fiorentina. Anche non prendere gol era fondamentale e la difesa, pur concludendo la partita un po' sulle gambe, ha dato buone risposte, in primis con Pongracic. Gli ingressi in campo di Fazzini e Parisi hanno mostrato il volto di due giocatori che hanno mostrato tutta la voglia di trovare sempre più spazio. Poi ovviamente c'è Ndour, capace prima di mettere a referto un intelligente assist e poi di chiudere la partita con un grande tiro da fuori allo scadere.
Le note meno liete
Purtroppo ancora il gioco non è certo fluido e continuo. Fagioli è sempre un oggetto misterioso, soprattutto schierato nel ruolo di metronomo. C'è ancora un po' di timore da parte di tutti, evidenziato dal freno a mano tirato anche contro un avversario decisamente modesto. Dzeko ha provato a rifinire il gioco ma è ancora lontano dal giocatore che lo stesso Pioli si immaginava di avere a disposizione quando è stato acquistato. Infine la condizione atletica generale, con mancanza di intensità e soprattutto con diversi giocatori arrivati al 90' con le mani sui fianchi e a rischio crampi.
Piccoli passi avanti
Però non è certo il momento di fare troppo gli schizzinosi e quindi intanto è giusto prendersi i tre punti, i due gol segnati, gli zero gol subiti e quei piccolissimi passi avanti che Pioli auspicava di vedere nella fredda notte del Franchi. I tre punti servivano come il pane e sono arrivati. Ora la priorità è cercare di sbloccarsi anche in campionato, perché il gioco può attendere, i punti no.







