Vanoli avverte Fagioli e Gudmundsson: da ora si cambia registro
Ciò che ha colpito subito in positivo di Paolo Vanoli è la schiettezza. L’ex Torino non ha usato mezzi termini a costo di sembrare troppo diretto. Il passo successivo è trasmettere questa sua determinazione alla squadra, a cui da inizio stagione è mancato anche il carattere. Non a caso la prima preoccupazione del nuovo tecnico viola è stata quella di cancellare la parola "Champions League" dal vocabolario dei suoi giocatori. Ai quali ieri pomeriggio non ha risparmiato stoccate precise.
Lo stallo di Gudmundsson.
Tra i passaggi più interessanti c’è il telegramma 'inviato' ad alcuni singoli che non incidono già da prima dell’estate. Ad esempio Albert Gudmundsson, coccolato e accompagnato, su cui adesso cambierà il registro: "Deve lui capire me, non il contrario. E anche velocemente". Un concetto semplice che non ammette repliche. Anche perché, nel caso, l’islandese può accomodarsi in panchina, visto che con Vanoli gioca chi dà le adeguate garanzie. E non ha mancato di farlo capire apertamente.
Fagioli lanci un segnale.
Stesso discorso per un altro calciatore sparito dai radar ormai da diverso tempo: Nicolò Fagioli. A proposito del quale Vanoli ha detto: "Deve dimostrare chi è. Non posso stare dietro a guardare se un giocatore è bravo, perché io devo portare risultati". Pochi fronzoli, "Bisogna cambiare mentalità". In pratica, chi ha voglia di rimboccarsi le maniche avrà la piena fiducia del suo allenatore. Gli altri dovranno arrendersi all'idea di scendere in campo con meno continuità, perché l'antifona è chiara: si baderà al sodo.






