Una cura più efficace da trovare, il prima possibile
Fosse una questione di equilibrio potrebbe bastare tornare in sella, fate voi di cosa anche per immaginare da dov’è avvenuta la caduta, se non fosse che quello della Fiorentina non pare il solito – semplice – trauma da dover superare cercando di tornare alla normalità. L’ultimo riferimento di Vanoli alla paura che attanaglia la sua squadra, regalandole peraltro alibi che il tecnico in primis vuol eliminare, arriva dopo 14 conferme di un unico sentore condiviso, quello di un gruppo che non riesce a stoppare la caduta.
Passi indietro nell’atteggiamento
E’ nell’atteggiamento in campo, al di là della tattica, che la Fiorentina ha effettuato preoccupanti passi indietro, anticipandoli con l’AEK Atene, nascondendoli come poteva a Bergamo, e riproponendoli in modo evidente a Reggio Emilia. Se per tutta la squadra le 5 sfide in arrivo prima dell’ultima del girone d’andata contro la Lazio dovevano essere una nuova stagione, per Vanoli il prossimo test europeo è una sorta di nuovo inizio, almeno in termini di capacità di psicanalisi della rosa.
Gruppo impermeabile alle sollecitazioni, e alle carezze
D’altronde tra le pieghe delle ultime 3 sconfitte, in particolare la prima e la terza, è impossibile non ravvedere la caduta di qualsiasi intendimento espresso da Vanoli in fase di presentazione. Senza entrar nel merito delle dichiarazioni sono risultati e atteggiamento – appunto – a confermare come il tecnico stia faticando non poco a entrare nelle teste dei calciatori, che d’altronde in campo fanno più o meno come vogliono (se non proprio tatticamente, come minimo mentalmente).
Ripartenza obbligata
Logico che da domani in poi, e considerato il diverso valore tra la sfida più imminente con la Dinamo Kiev e quella all’orizzonte con il Verona, anche per l’allenatore viola cominci una nuova fase, con il solito auspicio di sempre, ovvero che sia diversa dalla precendete. Se a oggi il tecnico non può che essere l’ultimo dei colpevoli, anche solo perchè l’ultimo arrivato, è anche vero che 5 partite nelle scadenze temporali del calcio sono già tante, e i 2 pareggi che completano il bilancio di cui sopra non migliorano la situazione. Serve, ovviamente, tornare a vincere, ma serve anche la cura Vanoli che tutti stanno aspettando dia risposte più entusiasmanti rispetto ai timidi progressi mostrati con Genoa e Juventus.






