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Il maestro contro l'ennesimo allievo: Atalanta-Fiorentina sarà anche Palladino da Gasperini
Il maestro contro l'allievo, domenica sera questo antico scenario troverà una sua nuova riedizione al Gewiss Stadium di Bergamo e vedrà contrapporsi da una parte Gian Piero Gasperini e dall'altra uno dei suoi tanti discepoli, quel Raffaele Palladino che in estate ha deciso di provare a mettersi le ali e decollare verso la destinazione Fiorentina per un salto di qualità.
Ancora questo non si è visto per i viola, che hanno collezionato cinque pareggi su cinque partite ufficiali disputate in avvio di stagione (più la serie di rigori decisiva per qualificarsi al maxi girone di Conference League vinta contro gli ungheresi della Puskas Akademia) e in tal senso Bergamo, e sotto gli occhi di quel Gasp che ha fatto da fonte ispiratrice per Palladino, può essere il palcoscenico adatto per rilanciare la propria candidatura e tradurre in aspetti più concreti la parola 'ambizione' sbandierata a più riprese da parte di tesserati e dirigenti della Fiorentina.
Sono tanti e diversi tra loro, gli eredi del Gasperini pensiero e metodo. Dal calcio iper-aggressivo e dalle connotazioni più che altro difensive di Juric fino al gioco corto in costante riattacco che mette in pratica Thiago Motta e che gli ha permesso di rendere grande un Bologna che forse neanche si aspettava di poter tornare in Champions League, fino appunto a Palladino, il più 'equilibrato' tra loro nei modi e nei concetti, desideroso di prendersi anch'esso un posto in vetrina.
Ancora questo non si è visto per i viola, che hanno collezionato cinque pareggi su cinque partite ufficiali disputate in avvio di stagione (più la serie di rigori decisiva per qualificarsi al maxi girone di Conference League vinta contro gli ungheresi della Puskas Akademia) e in tal senso Bergamo, e sotto gli occhi di quel Gasp che ha fatto da fonte ispiratrice per Palladino, può essere il palcoscenico adatto per rilanciare la propria candidatura e tradurre in aspetti più concreti la parola 'ambizione' sbandierata a più riprese da parte di tesserati e dirigenti della Fiorentina.
Sono tanti e diversi tra loro, gli eredi del Gasperini pensiero e metodo. Dal calcio iper-aggressivo e dalle connotazioni più che altro difensive di Juric fino al gioco corto in costante riattacco che mette in pratica Thiago Motta e che gli ha permesso di rendere grande un Bologna che forse neanche si aspettava di poter tornare in Champions League, fino appunto a Palladino, il più 'equilibrato' tra loro nei modi e nei concetti, desideroso di prendersi anch'esso un posto in vetrina.
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