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Marco Osio: "La competitività di vari club farà bene alla serie A"
rfv
Marco Osio a Radio FirenzeViola
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Marco Osio, storico ex Parma, è intervenuto nel corso della trasmissione "Colpi d'Ala" a cura di Alberto Di Chiara e Tommaso Loreto, Queste le sue parole:
Ci racconti un po' di quel Parma delle sette sorelle?
"Era una squadra di provincia con risultati da grande, ma poi siamo diventati grandi.
Eravamo tanti ragazzi che poi sono andati in Nazionale. Io non ci sono riuscito, avevo davanti Baggio, Mancini ecc era dura.
Era una concorrenza sleale (scherza!).".
Sulla Nazionale azzurra, un giudizio?
"Stiamo facendo anche, a volte, dei miracoli, come la vittoria degli Europei; su quello viviamo però di rendita. Se sotto non coltivi niente, poi arrivano le mazzate, come l'esclusione dal Mondiale. Serve investire nei ragazzi dei settori giovanili, con istruttori di livello, parte tutto da li".
Sul campionato della Fiorentina?
"Tutta l'Italia, anche quella 'strisciata', si augura di vedere un po' di competitività.
La Serie A diventa più affascinante. Sto vedendo anche delle belle partite, ben venga questo tipo di campionato. La Fiorentina, che a parte la partenza altalenante, ora sa quello che vuole, sa quello che deve fare in campo. Il centravanti è assistito da un bel gioco, tutte le pedine sono brave ad assistere".
Meglio il calcio o la politica?
"La politica è una cosa molto seria e complicata. Sto capendo alcune cose dopo anni di consigli, mi adopero".
Ci racconti un po' di quel Parma delle sette sorelle?
"Era una squadra di provincia con risultati da grande, ma poi siamo diventati grandi.
Eravamo tanti ragazzi che poi sono andati in Nazionale. Io non ci sono riuscito, avevo davanti Baggio, Mancini ecc era dura.
Era una concorrenza sleale (scherza!).".
Sulla Nazionale azzurra, un giudizio?
"Stiamo facendo anche, a volte, dei miracoli, come la vittoria degli Europei; su quello viviamo però di rendita. Se sotto non coltivi niente, poi arrivano le mazzate, come l'esclusione dal Mondiale. Serve investire nei ragazzi dei settori giovanili, con istruttori di livello, parte tutto da li".
Sul campionato della Fiorentina?
"Tutta l'Italia, anche quella 'strisciata', si augura di vedere un po' di competitività.
La Serie A diventa più affascinante. Sto vedendo anche delle belle partite, ben venga questo tipo di campionato. La Fiorentina, che a parte la partenza altalenante, ora sa quello che vuole, sa quello che deve fare in campo. Il centravanti è assistito da un bel gioco, tutte le pedine sono brave ad assistere".
Meglio il calcio o la politica?
"La politica è una cosa molto seria e complicata. Sto capendo alcune cose dopo anni di consigli, mi adopero".
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