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Garlando sulla Fiorentina: "Vanoli ha il compito più difficile. Ma chi criticava in estate?"
Il giornalista de La Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando, nel corso dell'intervista rilasciata ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com a margine della XVI edizione del Premio Sportivo Nazionale “La Clessidra”, ha parlato anche della situazione in casa della Fiorentina.
Che ne pensa della crisi della Fiorentina, che riparte da Vanoli?
Un piccolo mistero. Il calcio ci abitua a queste cose. In estate nessuno aveva mosso critiche alla costruzione di questa Fiorentina. Il primo a crederci era Pioli, contentissimo. Poi qualcosa non è andato. Anche qui penso al centrocampo: è mancato il grande giocatore in mezzo, l'Ederson della situazione, giocatore che avrebbe fatto comodo a Juve e Fiorentina. Però 4 punti sono impensabili, è qualcosa di misterioso".
Vanoli l'uomo giusto per la scossa?
"Difficilissimo, qualsiasi allenatore avrebbe difficoltà a rimettere insieme i pezzi di questa Fiorentina. Bisogna veramente trascinare al traguardo minimo della salvezza in fretta, ridare un senso alla stagione, morale alla squadra. Lui è l'allenatore che ha il compito più difficile di tutto il campionato".
Sull'assetto societario dei viola dopo le dimissioni di Pradé e sulla smentita di Commisso sulla cessione?
"Non aiuta, il Milan degli ultimi anni è la prova del fatto che se non hai una società forte e presente, vicina alla squadra, la paghi. Quando è uscito Maldini, il Milan si è sgonfiato. Così la Fiorentina: la società è lontana, Pradé è saltato, questa è una cosa da fare. Avvicinare un uomo credibile alla squadra, anche se non saprei chi".
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