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4 allenatori e 2 ds in 8 mesi: com'è cambiato il mondo dall'ultimo Fiorentina-Juventus
In soli otto mesi può cambiare il mondo. Per conferma citofonare in sede Fiorentina e in sede Juventus, che dopo il match vinto con un netto 3-0 dai viola lo scorso 16 marzo, sono pronte a tornare sul terreno di gioco del Franchi questo sabato, 22 novembre ore 18:00, in vesti completamente diverse. Otto mesi fa c'erano Raffaele Palladino da una parte, Thiago Motta dall'altra. In tribuna i due direttori sportivi erano Daniele Pradè e Cristiano Giuntoli. Adesso di questi non si rivedrà nessuno, anzi, non ci saranno neanche i due allenatori che erano stati scelti per sostituire i due di cui sopra.
La prima testa a cadere è stata quella di Thiago Motta, esonerato proprio in virtù del ko subito dai bianconeri al Franchi pochi giorni dopo la gara. Poi ci sono state le dimissioni di Raffaele Palladino e l'addio di Cristiano Giuntoli. La nuova stagione, invece, ha portato agli esoneri di Igor Tudor prima e di Stefano Pioli poi, intervallati dalle dimissioni di Daniele Pradè. Insomma un recasting completo per un film che a Firenze, pur essendo cerchiato in rosso da inizio anno, sta pure procedendo in modo piuttosto lento al botteghino.
Complice la capienza ridotta per i lavori di restyling dell'impianto, complice il brutto inizio della squadra in campionato - ultima e ancora a secco di vittorie - sono ancora oltre un migliaio i biglietti a disposizione del match. Nel frattempo alla Curva Fiesole, alla quale è stata vitata la coreografia per il match contro i rivali in seguito ai fatti dello scorso anni, ha annunciato una grande protesta il giorno del match. "Ora basta! Un'altra coreografia negata. Non staremo fermi a guardare" recita un comunicato diffuso sui propri canali ufficiali. "Dopo l'ennesimo divieto imposto dalla Questura, l'ennesimo NO alla nostra coreografia e all'ingresso del materiale necessario per la sua realizzazione, la Curva Fiesole dice BASTA. È ormai evidente che il questore abbia deciso di continuare con ripicche e atteggiamenti punitivi dopo la coreografia "non gradita" dello scorso anno. È successo con il Betis, succede di nuovo con la Juve, in due momenti fondamentali della stagione, sempre con la stessa logica: colpire la Fiesole. In un momento in cui la squadra è in difficoltà, in cui lo stadio versa in una situazione disastrosa, tra lavori e disagi, noi volevamo ancora una volta alzare il livello del sostegno, trasformare il Franchi in un inferno e spingere la Fiorentina fuori da questa situazione, a modo nostro. Ma a qualcuno questo da fastidio. A qualcuno sembra interessare più spegnere che accendere la passione. Per questo diciamo ORA BASTA. Chiamiamo tutto il popolo viola, a scendere in strada con noi Sabato 22 novembre, prima della partita. Ore 12.30: Ritrovo fissato in Piazza Libertà, a due passi dalla Questura. Lì faremo sentire forte e chiara la voce della Curva Fiesole e della città".
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