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La Fiorentina fa due su due in Conference League, ma la gara da vincere è un'altra
La Fiorentina fa due su due in Conference League, ma per parlare di rinascita è ancora presto. Il 3-0 con cui si impongono i viola di mister Pioli sul Rapid ad ogni modo aiuta a rasserenare per il momento un clima che dalla parti di Firenze non si vedeva da tempo. L'ultimo posto in classifica in campionato, maturato dopo il ko (con polemiche) di San Siro, poteva pesare sulla testa dei calciatori, ma a Vienna arriva una vittoria che se non altro accompagnerà la Fiorentina alla sfida di domenica contro il Bologna con qualche certezza in più.
Sia per quanto riguarda Stefano Pioli, confermato ancora una volta dallo stesso dg Ferrari prima della partita ("Anche per il presidente Commisso, Pioli è la persona che ci guiderà, che ci darà una mano, che ha preso questo impegno insieme a noi con grande entusiasmo", ndr), sia per quello che si è visto in campo. Intendiamoci, il Rapid Vienna non rappresenta ad oggi un ostacolo paragonabile alle squadre di Serie A, almeno dal punto di vista dell'agonismo, ma come si dice in questi casi, le gare poi vanno vinte sul campo.
L'aspetto più importante, adesso, sarà archiviare il prima possibile questa partita, già da domattina, perché il vero banco di prova sarà domenica. Contro il Bologna dell'ex Italiano, un avversario a cui non molti in Italia rendono il giusto merito, ma che al momento è tra i più in forma. Dopo aver superato il Sigma, arriva un altro successo in Europa, dunque, ma la gara da vincere è un'altra. La prossima.
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