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Una risposta forte, chiara e non scontata dell'Inter ai tentativi di fuga di Napoli e Roma
Un 3-0 che nasconde una prestazione autoritaria, decisa, dirompente. L'Inter passeggia sulle macerie della Fiorentina e da una parte risponde alla sconfitta del Maradona contro il Napoli, dall'altra manda un segnale in termini di classifica. Guai a pensare ai nerazzurri di Chivu come in difficoltà o con qualcosa in meno delle apri fila, Napoli e Roma.
Una partita seria quella dell'Inter, che ha rischiato praticamente niente contro una Fiorentina senza forze, senza idee e in chiara crisi d'identità. Ma forse proprio per questo motivo, la sfida di San Siro non era scontata: spesso, squadre date come in crisi di risultati, in certi appuntamenti riescono a tirare fuori il coniglio dal cilindro e riprendere la strada giusta. Non è stato questo il caso, evidentemente. Per demeriti viola, ma pure per grossi meriti di Lautaro e compagni.
L'Inter infatti ha dominato in lungo e in largo dal primo all'ultimo minuto, non lasciando neanche le briciole a una Fiorentina che ha evitato un passivo maggiore solo grazie ad una prova extralarge di David De Gea, l'unico a salvarsi fra gli uomini di Pioli. Una risposta da parte di tutto il gruppo, su tutti Calhanoglu, ma anche di quei calciatori sulla carta non titolari come Bisseck, Pio Esposito, Sucic e pure Bonny, a cui sono bastati pochi secondi per conquistare il rigore che ha chiuso definitivamente i giochi.
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