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L'Hellas trova Kalinic e torna a vincere in casa due mesi dopo: battuto 2-1 il Crotone
Terminata qualche istante fa Hellas-Crotone, con il risultato finale di 2-1. A segno Kalinic (16') e Dimarco (25') per i veneti, Messias (55') per i calabresi.
Le scelte di formazione - Juric, dopo aver suonato il violino nei suoi confronti nelle ultime uscite al microfono, affida le chiavi del suo attacco a Kalinic. Cambia ancora, nel suo reparto offensivo, Stroppa: stavolta nel Crotone ad affiancare la rivelazione Messias c'è Riviere, scelto per dare più rapidità alla manovra al posto dello statuario, e più punto di riferimento, Simy. Al Bentegodi si sfidano due schieramenti schierati a tre dietro, anche se con approcci ben differenti.
Riecco Kalinic! Primo gol all'Hellas - Juric l'aveva coccolato, appunto, ed ecco arrivare subito la risposta di Nikola Kalinic. Il croato apre le danze al Bentegodi al minuto 17, dopo un quarto d'ora iniziale abbastanza ritmato e – non è una novità per i suoi – molto intenso fisicamente. Barak squarcia la mediana calabrese e offre un filtrante preciso per Kalinic, lasciato davvero troppo solo da Luperto: diagonale vincente e 1-0 Hellas, ma soprattutto primo gol nell'avventura veronese per lui.
Solo Verona, ancora Dimarco - A quel punto la squadra di Juric si scioglie totalmente, toglie i freni e va all'aggressione totale nei confronti di un Crotone rivelatosi inerme dopo il primo gol subito. Zaccagni, apparso in forma già dai primi palloni, trova l'inserimento di Dimarco in area di rigore. Dopo la perla col Torino, mette la firma sul suo secondo gol consecutivo, una bella intuizione realizzata con grande piglio estetico grazie all'esterno del piede. Palla all'angolo e 2-0.
Monologo Hellas fino all'intervallo -Dopo il raddoppio, il Verona non accenna a calare la sua pressione e va in cerca del terzo gol. Il più pericoloso è sicuramente il ceco Barak, che prova in ben tre occasioni a cercare la via della rete. In una, sarebbe anche preciso verso la porta, ma trova i riflessi di Cordaz a fermare il suo colpo: a fine primo tempo è perciò 2-0 Hellas.
Stroppa cambia, il Crotone torna in corsa - All'intervallo tre sostituzioni. Più che quella di Juric, fuori l'ammonito Ceccherini per un altro centrale come Dawidowicz, sono le scelte di Stroppa a cambiare faccia all'incontro. Fuori una catena di destra in grande difficoltà, con Molina ed Henrique che vengono rimpiazzati da Pereira e Simy. Il Crotone si spinge in avanti col baricentro e trova subito il 2-1, grazie al solito Messias, innescato proprio dall'assist del neo-entrato Pereira a destra.
Finale da partita aperta, ma non segna nessuno - L'Hellas inizialmente non si perde d'animo e si getta di nuovo in avanti, creando i presupposti per il terzo gol. Dimarco trova un cross basso perfetto per l'inserimento di Barak in corsa che, però, ci mette troppa potenza e zero precisione. Il Crotone guadagna man mano sempre più campo, grazie anche all'enorme peso specifico di Simy, ma non riesce a creare pericoli verso la porta di Silvestri. Gli ultimi in porta del match, allora, lo firmano i padroni di casa, con Colley, subentrato nel finale ad uno Zaccagni apparso abbastanza infastidito per la sostituzione: bravo il gambiano ad impegnare Cordaz in diagonale prima, e ad inventarsi una conclusione dal nulla nel recupero, venendo fermato solo dal legno. Finisce dunque 2-1 per la squadra di Juric, che torna così a vincere in campionato, ed in casa dopo oltre due mesi, proseguendo nella sua corsa verso una salvezza tranquilla.
Le scelte di formazione - Juric, dopo aver suonato il violino nei suoi confronti nelle ultime uscite al microfono, affida le chiavi del suo attacco a Kalinic. Cambia ancora, nel suo reparto offensivo, Stroppa: stavolta nel Crotone ad affiancare la rivelazione Messias c'è Riviere, scelto per dare più rapidità alla manovra al posto dello statuario, e più punto di riferimento, Simy. Al Bentegodi si sfidano due schieramenti schierati a tre dietro, anche se con approcci ben differenti.
Riecco Kalinic! Primo gol all'Hellas - Juric l'aveva coccolato, appunto, ed ecco arrivare subito la risposta di Nikola Kalinic. Il croato apre le danze al Bentegodi al minuto 17, dopo un quarto d'ora iniziale abbastanza ritmato e – non è una novità per i suoi – molto intenso fisicamente. Barak squarcia la mediana calabrese e offre un filtrante preciso per Kalinic, lasciato davvero troppo solo da Luperto: diagonale vincente e 1-0 Hellas, ma soprattutto primo gol nell'avventura veronese per lui.
Solo Verona, ancora Dimarco - A quel punto la squadra di Juric si scioglie totalmente, toglie i freni e va all'aggressione totale nei confronti di un Crotone rivelatosi inerme dopo il primo gol subito. Zaccagni, apparso in forma già dai primi palloni, trova l'inserimento di Dimarco in area di rigore. Dopo la perla col Torino, mette la firma sul suo secondo gol consecutivo, una bella intuizione realizzata con grande piglio estetico grazie all'esterno del piede. Palla all'angolo e 2-0.
Monologo Hellas fino all'intervallo -Dopo il raddoppio, il Verona non accenna a calare la sua pressione e va in cerca del terzo gol. Il più pericoloso è sicuramente il ceco Barak, che prova in ben tre occasioni a cercare la via della rete. In una, sarebbe anche preciso verso la porta, ma trova i riflessi di Cordaz a fermare il suo colpo: a fine primo tempo è perciò 2-0 Hellas.
Stroppa cambia, il Crotone torna in corsa - All'intervallo tre sostituzioni. Più che quella di Juric, fuori l'ammonito Ceccherini per un altro centrale come Dawidowicz, sono le scelte di Stroppa a cambiare faccia all'incontro. Fuori una catena di destra in grande difficoltà, con Molina ed Henrique che vengono rimpiazzati da Pereira e Simy. Il Crotone si spinge in avanti col baricentro e trova subito il 2-1, grazie al solito Messias, innescato proprio dall'assist del neo-entrato Pereira a destra.
Finale da partita aperta, ma non segna nessuno - L'Hellas inizialmente non si perde d'animo e si getta di nuovo in avanti, creando i presupposti per il terzo gol. Dimarco trova un cross basso perfetto per l'inserimento di Barak in corsa che, però, ci mette troppa potenza e zero precisione. Il Crotone guadagna man mano sempre più campo, grazie anche all'enorme peso specifico di Simy, ma non riesce a creare pericoli verso la porta di Silvestri. Gli ultimi in porta del match, allora, lo firmano i padroni di casa, con Colley, subentrato nel finale ad uno Zaccagni apparso abbastanza infastidito per la sostituzione: bravo il gambiano ad impegnare Cordaz in diagonale prima, e ad inventarsi una conclusione dal nulla nel recupero, venendo fermato solo dal legno. Finisce dunque 2-1 per la squadra di Juric, che torna così a vincere in campionato, ed in casa dopo oltre due mesi, proseguendo nella sua corsa verso una salvezza tranquilla.
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