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tmw / fiorentina / Serie A
ESCLUSIVA TMW - Bianchi: "Belotti era da cedere anni fa. Kessiè? Più importante Maldini"TUTTO mercato WEB
martedì 12 ottobre 2021, 16:49Serie A
di Raimondo De Magistris
fonte Intervista a cura di Lorenzo Marucci
esclusiva

Bianchi: "Belotti era da cedere anni fa. Kessiè? Più importante Maldini"

"Ho la possibilità di fare questo percorso che è importante, si tratta di una crescita per me". Da Coverciano, dove sta seguendo il corso di allenatore UEFA Pro, Rolando Bianchi analizza per TMW la Serie A con tanti spunti di riflessione interessanti. "La Serie A - ha detto - si sta alzando di livello, negli ultimi anni abbiamo avuto un percorso inverso, ma ora stiamo vedendo la qualità".

Dopo sette giornate è possibile stabilire una favorita?
"Il Napoli sta facendo un campionato strepitoso, sta avendo quella continuità che non ha mai avuto. Però stabilire una favorita ora è ancora prematuro, se il Napoli prosegue questo percorso può raggiungere questo obiettivo che sta inseguendo da anni".

Da attaccante Osimhen quanto ti ha colpito?
"Rispetto allo scorso anno è cresciuto tanto. Ma era una questione di tempo, di ambientamento. Il campionato italiano è tattico, diverso dagli altri campionati ed è stato bravo Spalletti a farlo esplodere definitivamente".

Il Milan è la squadra che fin qui ha giocato meglio?
"A me piace tantissimo l'Atalanta, ha una filosofia e un'idea di gioco molto aggressiva. Chiaramente dopo tanti anni di così bel calcio ora iniziano tutti a studiare come gioca l'Atalanta e si iniziano a mettere sul campo i rimedi... Però in questi anni è quella che più mi ha impressionato".

In tanti però dicono che quest'anno non è la stessa Atalanta
"Gli infortuni stanno pesando molto. Ma l'aspetto mentale, l'atteggiamento: secondo me il lavoro è lo stesso. Poi è chiaro che le stagioni cambiano, gli avversari ti studiano, ma Gasperini sta lavorando già a delle alternative per tornare a far bene".

Tornando al Milan: Sacchi ha detto che finalmente Pioli ha dato una identità a una sua squadra
"Io l'ho avuto a Bologna, forse quella era una rosa deficitaria e in quell'occasione abbiamo avuto mille problemi. Ha ragione Sacchi, in quella occasione non dava continuità di modulo e di gioco, ma anche noi non eravamo il Milan che c'è adesso. Sta facendo molto bene, sta portando il Milan ad alti livelli".


Conosci bene Kessié. Quanto perderebbe il Milan senza di lui?
"Al Milan conta Maldini, ha dato una filosofia e un'idea alla società. Poi i giocatori possono cambiare, andare e venire, ma l'importante è che non vada via Maldini, è lui il vero artefice di questa crescita del Milan".

Quanto sta contando invece Juric nella crescita del Torino?
"Spero riesca a mentalizzare i giocatori. A volte fa interviste piccanti, dirette, e a volte a Torino devi essere più equilibrato perché rischiano di diventare un boomerang..."

Che idea ti sei fatto della vicenda Belotti?
"Belotti probabilmente vuole giocare le coppe europee e il Torino non gli garantisce questa possibilità. Credo stia facendo una valutazione diversa perché è nel periodo più importante della sua carriera: o va via adesso o si lega a vita al Torino. Che non sarebbe certo negativo, diventerebbe una bandiera, però è comprensibile un suo addio".

Quindi, a posteriori, il Torino avrebbe fatto meglio a cederlo prima
"Sì, probabilmente era da cedere anni fa quando c'è stata la prima offerta. Quando ti arriva un'offerta di quel tipo riesci a sistemare la rosa e a costruire un gruppo solido, acquistando 4-5 giocatori e facendo un progetto a lungo termine. Ora perdi a 0 un giocatore che fino a 3 anni fa era valutato 60-70 milioni di euro".

Vlahovic e Insigne cambieranno squadra?
"Vlahovic può essere... Mentre Insigne credo sia molto legato a Napoli e alla lunga deciderà di restare. Vlahovic è diventato internazionale ed è lo stesso discorso di Belotti: Commisso a me piace, deve costruire una squadra in grado di entrare nelle coppe europee e Vlahovic con quelle qualità ha voglia di mettersi in gioco nelle Coppe, fondamentalmente è quello il discorso".

Dove può giocare?
"Si sta formando. Poi i campionati sono diversi: quello inglese è molto fisico e ora sta crescendo molto anche a livello tattico. Quello spagnolo invece è molto tecnico e lui ha la possibilità di giocare in Serie A, Premier o Liga. Deve solo trovare la squadra giusta per rendere al meglio".