Domenico Criscito, solo sei mesi di Juve a causa di Totti. Ma 7 anni allo Zenit e 4 volte al Genoa
C'è un pre e un dopo la carriera di Domenico Criscito. In Italia si viene bollati in maniera troppo semplice, salvo poi fare fatica a scrostarsi di dosso le etichette. Il pomeriggio è quello di un Roma-Juventus che finirà due a due, ma che inizia benissimo per i bianconeri tanto che dopo sei minuti sono già in vantaggio con un gol di Trezeguet.
Criscito viene schierato in una posizione inusuale, al centro della difesa, a marcare Francesco Totti. Appena arrivato in comproprietà dal Genoa, aveva ventun anni e sembrava pronto a una scintillante carriera. Quella che farà Chiellini, insomma. Il Pupone, già scafato centravanti dopo l'intuizione di Spalletti, lo scherza in due occasioni. Così dall'uno a zero iniziale si passa al due a uno capitolino, con Criscito che non si riprende più. A fine primo tempo è Claudio Ranieri, allora allenatore della Juventus, a richiamarlo in panchina dopo 45 minuti, sostituendolo con Legrottaglie.
Non si riprenderà più e in bianconero ci rimarrà solamente sei mesi, salvo poi essere rimandato al Genoa per farsi le ossa. Se le farà in Russia, allo Zenit di San Pietroburgo, per sette anni. Salvo poi tornare al Genoa (due volte) provare il Canada con il Toronto e, soprattutto, arrivare a un passo da Fiorentina e Inter, senza però concludere il trasferimento. Oggi Domenico Criscito compie 39 anni.
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