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Parola d'ordine: fiducia. Verona, il club si stringe attorno a squadra e Zanetti
Si sta per concludere la sosta delle Nazionali di novembre: fra pochi giorni torna il campionato ed il Verona è chiamato ad affrontare uno scontro diretto dal peso specifico notevole. Al Bentegodi arriva il Parma, nel match previsto domenica alle 12.30: un altro scontro diretto, fondamentale soprattutto per la convinzione ed il morale di una squadra che, pur raccogliendo tante ottime prestazioni, ha raccolto fino a qui 6 punti in 11 gare.
La fiducia del club
Il tarlo nella testa di giocatori e staff è noto: spesso e volentieri i gialloblu ci sono andati vicini, ma per un motivo o per l'altro la vittoria fino a qui è sempre sfuggita. La prossima gara rappresenta l'occasione ideale per scrollarsi di dosso ansie e timori per il prosieguo del campionato.
A proposito di timori. Possono sembrare frasi fatte quelle che il tecnico Paolo Zanetti ed i suoi giocatori continuano a ripetere da settimane, riguardo alla fiducia che si continua a respirare all'interno del gruppo, nonostante tutto. Beh, quella stessa fiducia rispecchia in pieno il pensiero che filtra dal club in questi giorni.
Dai piani alti sono consci della pericolosità della situazione di classifica, ma al contempo regna la convinzione che il lavoro alla fine possa pagare e che i mezzi per raccogliere molto di più ci siano eccome. Non si tratta di una fiducia data senza cognizione di causa: il presidente esecutivo Italo Zanzi è costantemente presente nella quotidianità del lavoro della squadra gialloblu e proprio osservando da vicino il gruppo ha respirato questa positività anche fra gli stessi giocatori.
Il Verona se la gioca, con tutte: i motivi della fiducia
D'altronde il campo da un lato ha portato dei risultati fino a qui non del tutto all'altezza, ma dall'altro ha mostrato una squadra che se l'è giocata alla pari con tutte, o quasi. Solo contro la Lazio all'Olimpico - quando c'era ancora affisso il cartello 'lavori in corso', alla seconda giornata - non è arrivata una prestazione all'altezza. Se si vuole, contro il Lecce offensivamente il Verona ha lasciato a desiderare, ma al contempo ha saputo difendere il punto. Per il resto si ricordano molte partite che gridano vendetta: dallo 0-0 contro la Cremonese con quasi 30 tiri realizzati, alla rimonta subita in pochi minuti dal Cagliari dopo una gara controllata per 74 minuti, fino alla sconfitta contro l'Inter arrivata per una sfortunatissima autorete in pieno recupero, tanto per citare i casi più evidenti.
Queste considerazioni sono aspetti che non sono considerati affatto scontati per un gruppo in gran parte nuovo e pure inesperto in molti interpreti. Vuoi per la giovane età di molti giocatori o per la provenienza da altri campionati di altri. La proprietà li mette sulla bilancia, questi aspetti, nel soppesare il lavoro di Zanetti e dei giocatori. Insomma, dei problemi da risolvere ci sono, ma non si vuole gettare tutto alle ortiche per la paura che genera l'attuale penultimo posto. Sperando che questa fiducia si tramuti presto in una vittoria, linfa necessaria per inseguire con un morale più alto la salvezza.
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