Moratti: "Se fossi un avversario dell'Inter avrei timore. Inzaghi? Mi ha fatto ricredere a forza"

L'entusiasmo di Massimo Moratti, storico ex presidente nerazzurro, non si affievolisce mai e lo dimostra nell'intervista rilasciata a Il Giorno: "Arrivare alla finale di Champions League è un fatto di grande orgoglio. C’è inoltre il piacere di aver strappato la qualificazione attraverso una vittoria molto netta contro il Milan. Questo alimenta il prestigio dell’impresa". Secondo l'ex numero uno non c'è tutto questo divario conclamato tra i nerazzurri e il Manchester City per una ragione: "Perché l’Inter è stata sorprendente nelle partite importanti. Ha dato dimostrazione di buon gioco e anche determinazione facendo anche gol. Alcune partite perse in campionato sono state giocate con in campo alcune riserve, di recente anche per ragioni di calendario. Pensando all’Inter di Champions, se fossi un avversario avrei timore. Il problema, più che altro, è che ogni giocatore che tirano fuori (il Manchester City, ndr) è buono. Li ho visti di recente, hanno schierato un giovane come Palmer e ha giocato in modo stupendo anche lui. Gli altri in generale sono tutti buoni e di classe. Hanno un grande allenatore, ma una partita è una partita e può succedere di tutto".

Curioso poi il passo indietro fatto nei confronti di Simone Inzaghi, sul quale ha cambiato opinione: "Mi ha fatto ricredere a forza. Ha fatto molto bene, malgrado le sconfitte in campionato ha portato a casa i suoi risultati". Mentre alla domanda su una recensione di Steven Zhang sulla poltrona nerazzurra non ha esitato: "Da quando Suning è arrivata al comando, l’Inter ha vinto campionato, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, ha centrato due finali europee. I risultati li ha fatti e sono ottimi. Trovo sia ingiusto criticarlo. Quando si parla di una rosa ampia dell’Inter, il merito è del presidente e di chi si è messo a disposizione per portarli a casa".