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Branca: "Moratti artefice del Triplete. Dissidi Motta e Vieri? Non vale la pena commentare certe uscite"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 21 aprile 2024, 22:00News
di Yvonne Alessandro
per Linterista.it

Branca: "Moratti artefice del Triplete. Dissidi Motta e Vieri? Non vale la pena commentare certe uscite"

Un ritorno da dirigente in un club di Serie A non è una possibilità da escludere per Marco Branca, ex nerazzurro e ora Managing Director di First, che lascia appunto la porta aperta: "Tornare a dirigere l’area sportiva di un grande club in Italia? Sì, certo. Perché no. Io sono sempre apertissimo ad ascoltare tutti e aperto a nuove esperienze, sono pieno di idee e di entusiasmo, oltre ad essere sempre stato disponibile ai cambiamenti della mia vita. Da calciatore ho cambiato tanto, da dirigente sono stato fortunato perché ho incontrato la persona giusta e ho fatto per tanti anni questo lavoro per lui, ma non escludo mai nulla per il futuro", le prime parole riprese dall'intervista rilasciata a Fanpage.

Sui ricordi del Triplete con l'Inter invece: "Abbiamo vissuto un periodo eccezionale tutti noi, con il presidente Moratti, che è stato l'artefice principe. Da qualsiasi punto di vista uno la si guardava è stata una cosa incredibile, perché io ero uno che lavorava 13, 14, 15 ore al giorno. Per i primi 4 anni ho fatto in totale 6 giorni di vacanza perché volevo che la cosa funzionasse. E questo ti veniva trasmesso da una proprietà appassionata, educata, gentile e ambiziosa. Alla fine di questo periodo ho vinto 15 titoli, Moratti ne ha vinti 16, per cui ne ha condivisi 15 con me".

I contrasti con Motta e Vieri: "Il mio punto di vista su queste cose è molto semplice. Posso capire che ci siano dei gradi di sensibilità e di intelligenza, comunque queste esternazioni sono venute da persone che chiaramente ho venduto, no? E questo è già un punto. Quando una persona viene mandata via da un club dove sta particolarmente bene, può esserci qualche situazione da affrontare. Generalmente tutto si ferma lì, poi dopo sta al grado di intelligenza e di educazione delle persone che commentano questa cosa. Io non ho mai voluto, perché subito dopo abbiamo iniziato a vincere e ci siamo tolti le soddisfazioni. Tanti dicono che le cose che si dicono e si fanno nello spogliatoio devono rimanere nello spogliatoio. Sono i giocatori per primi che dicono questa cosa, dopo c'è qualcuno che lo fa e qualcun altro che non lo fa. Non vale la pena commentare queste uscite".