Gli attributi del Toro, il difensore giovane, Arnautovic e… i pensieri degli altri
Prima di affrontare con dovizia di particolari temi che riguardano il mondo pallonaro, è quantomeno d’obbligo dedicare qualche riga agli atleti che ieri hanno rappresentato l’Italia alle Olimpiadi, regalandoci onori, soddisfazioni e medaglie al collo: Guazzini e Consonni hanno conquistato l’oro nella Madison (e chi se lo aspettava). Argento, invece, per la Battocletti nei 10 mila metri (fe-no-me-na-le). Poi 4 bronzi in successione: Diaz nel salto triplo, Alessio nel taekwondo, Sofia Raffaeli nella ginnastica ritmica e Pizzolato nel sollevamento pesi (applausi a scena aperta).
(E mo’ come uniamo il tutto? Ah ecco…)
Rimanendo all’ultima disciplina, viene quasi naturale il collegamento con Marko Arnautovic, grande e grosso come un sollevatore di pesi, ma ultimamente piuttosto in difficoltà quanto a muscoli, la qual cosa rappresenta un discreto problema se per mestiere sei un tesserato dell’Inter.
E allora molti si domandano: “Che si fa?”.
Piaccia o non piaccia la faccenda è piuttosto chiara: ogni giorno esce il nome del nuovo e possibile attaccante dell’Inter, ma qualunque genere di accostamento si ferma di fronte all’ostacolo riassunto nel mantra: “Se non si cedono Arnautovic e Correa, la proprietà non consentirà altre operazioni in entrata”. In ogni caso ci sono anche belle notizie: 1) Taremi è già in via di guarigione e ci sarà a Genova per il via del campionato. 2) Nelle prossime ore l’Inter annuncerà il rinnovo con Lautaro Martinez (fate attenzione ai milanesissimi… “attributi del Toro”, ci saranno sorprese).
Ps. niente Hermoso, arriverà un difensore “giovane”.
Avanti.
Mentre in casa nerazzurra si ragiona su questo e quello, sull’altra sponda del naviglio ragionano assai sul nuovo gioco di Paulo Fonseca e il calciomercato pare passato in secondo piano. Forse perché in questo momento attirano di più gli esperimenti tattici del tecnico portoghese, oppure ci si concentra sulle conferenze di Ibra che, da sempre, canalizzano l’attenzione: “Dio ha creato il mondo in 7 giorni, noi siamo al quarto”. Due cose: Ibra prima o poi riuscirà a farla una conferenza senza chiamare in causa il Padre Eterno? Impossibile. Seconda: Voleva intendere che il Milan di Fonseca è già a metà del percorso? O il mirino era spostato sul mercato e sulla costruzione? Chissà.
Che poi quanto a mercato e costruzione, anche a Torino hanno il loro bel da fare: dopo Calafiori è sfumato anche Todibo e pare che Thiago Motta non l’abbia presa benissimo. Oddio, è vero che il primo obiettivo resta Koopmeiners (giocatore sontuoso), ma se nel frattempo Giuntoli riuscisse a bloccare anche un difensore, il buon Thiagone sorriderebbe un po’ di più.
Infine c’è una domanda che fluttua nell’aria in questi giorni: cosa starà passando per la testa di Gian Piero Gasperini? Lui che appare furioso già alle 6 del mattino, come starà a 4 giorni dalla sfida contro il Real, con una squadra che ha perso il centravanti per infortunio (buona fortuna a Scamacca) e deve fare i conti con il suo miglior giocatore (Koopmeiners) auto-sospeso per questioni di stress? Se un po’ conosciamo il caro vecchio Gasp, possiamo immaginare che i muri di Zingonia in questo momento siano a rischio “crollo per incazzature”.
Ognuno ha i suoi problemi, amici cari, noialtri uno solo: far passare in fretta ‘sta settimana… così iniziamo a tirar pedate e, forse, i brontoloni riusciranno a darsi pace.