Ciao Gala guarda quanto mi diverto. Musica di Ausilio, canta Calhanoglu

Era già sul primo aeroplano diretto in Turchia. Un sole tiepido di prima estate, il centrocampista ammicca, anche se la sua bocca non ha mai parlato di lasciare l'Inter, con il Galatasaray e il club turco, convinto dell'affare, contatta Milano chiedendo il forte centrocampista ma offrendo un aperitivo poco gradito. Non ci sarà nemmeno la cena per Ausilio e la trattativa si chiude in 3 minuti. Mille parenti parlano, i social impazziscono, in Turchia lo vedono già capitano, ma Calhanoglu sorride ma non parla. Tutti a dare la colpa a Lautaro per il suo sfogo al Mondiale, ma i due si chiariscono e la voglia di Turchia che nessuno nega che il centrocampista possa aver avuto, svanisce. Calha da anni in Italia, prima al Milan poi all'Inter, forse avrebbe voglia di casa, ha un contratto e da professionista non si sente mai fiatare. Ausilio e la dirigenza parlano al turco, nessun mal di pancia e lo consegnano tirato a lucido a Cristian Chivu. L'Inter cambia faccia, torna il sorriso e Calhanoglu torna a divertirsi e a far divertire.