Calhanoglu, come cambia tutto in 4 mesi: da partente a capocannoniere a sorpresa
Inedita coppia di capocannonieri in Serie A dopo 9 giornate. In attesa di Cagliari-Sassuolo e Pisa-Lazio che potrebbero cambiare la classifica, al momento al comando c'è un centrocampista e un attaccante centrale. Con la doppietta segnata contro la Fiorentina, Hakan Calhanoglu ha raggiunto Riccardo Orsolini a quota 5 reti.
Ad aiutare il turco i calci di rigore, fin qui 2 realizzati. Mai in carriera era partito così bene e mai ha avuto una media gol simile. Eguagliato già il record dello scorso campionato, con il primato di 13 reti in un torneo (2023/24) ampiamente alla portata.
E pensare che l'addio al termine della passata stagione sembrava scritto, tra corteggiamenti del Galatasaray e ammiccamenti, causando l'irritazione dell'Inter sfociata al Mondiale per Club, con l'allusione di Lautaro Martinez e col presidente Beppe Marotta a rincarare la dose, facendo proprio il nome del turco. Una frattura che in quei giorni di luglio sembrava insanabile e che invece a fine mese si è ricomposta con tanto di foto per i social assieme al capitano nerazzurro. Oggi Calhanoglu è uno dei perni di questa Inter con prestazioni super: 6.42 la media, che fa di lui uno dei migliori del torneo, nonché capocannoniere, in una graduatoria a dir poco anomala, evidenziata ancora di più se guardiamo chi è un gradino sotto, a quota 4 reti: Pulisic, Zambo Anguissa, De Bruyne, Nico Paz, Bonazzoli. Di questi cinque, solo quest'ultimo è un centravanti.











