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Milan tra utile (3 milioni) e crescita dei costi (+50): il nuovo stadio come chiave per il futuroTUTTO mercato WEB
ieri alle 19:10Primo Piano
di Manuel Del Vecchio
per Milannews.it

Milan tra utile (3 milioni) e crescita dei costi (+50): il nuovo stadio come chiave per il futuro

Nella giornata odierna il CdA del Milan si è riunito per approvare il bilancio consolidato della società al 30 giugno 25. Il club rossonero ha chiuso l'esercizio in utile per il terzo anno consecutivo, prima volta nella storia, con un risultato netto positivo di 3 milioni di euro ed un record assoluto di ricavi pari a 495 milioni di euro, a cui si aggiunge un patrimonio netto positivo da 199 milioni di euro. Numeri indubbiamente positivi, ma non è tutto oro quello che luccica.

Se si approfondisce il discorso ricavi-costi non si può fare a meno di notare che nella stagione passata i costi ammontavano a 443,7 milioni di euro. Se quest’anno la voce ricavi recita 495 milioni di euro e l’utile è di circa 3 milioni allora, in attesa di visionare il bilancio ufficiale, i costi devono essere saliti a circa 492 milioni di euro: 50 milioni in più rispetto al bilancio 23/24. In che modo ed in che voci al momento non è verificabile e lo sarà solo dopo che il Club pubblicherà il bilancio.

In attesa di vedere i numeri ufficiali si può presumere che le plusvalenze generate dalle cessioni di Reijnders e Kalulu ammontino rispettivamente a circa 44,7 e 14 milioni di euro, per un totale di quasi 59 milioni di euro. Questo vuol dire che i ricavi caratteristici del club (diritti TV, premi competizioni, sponsor, botteghino e commerciale) si attestano sui 400 milioni di euro circa, com’è sempre stato nelle ultime stagioni.

Se per i diritti TV il discorso è lungo, complesso e non dipendente unicamente dal Milan, i ricavi riguardanti i premi delle competizioni ed il botteghino sono strettamente legati al risultato sportivo. Ancora oggi il Milan è un club che è estremamente dipendente dalla partecipazione alla Champions League: le ultime annate disastrose dal punto di vista sportivo hanno messo in mostra i punti deboli di questo modello di business, con RedBird che non ha intenzione (almeno fino ad oggi) di effettuare aumenti di capitale per ripianare eventuali rossi di bilancio.

Tradotto: il Milan è un club che deve autosostenersi. È altresì vero che tutti i ricavi vengono successivamente reinvestiti sia nel calciomercato (nel corso degli ultimi due esercizi sono state investite risorse lorde per oltre 250 milioni di euro sui calciatori) che nello sviluppo del Settore Giovanile con il Progetto Milan Futuro, per cui all’inizio della scorsa stagione sono stati stanziati circa 12 milioni di euro.

Ma se le scelte tecniche non risultano corrette ecco allora che il meccanismo si ingolfa e bisogna ricorrere a plusvalenze estemporanee per andare a coprire buchi dovuti da costi cresciuti (in che modo lo vedremo) e ricavi derivanti da competizioni sportive che evidentemente non hanno raggiunto gli obiettivi minimi settati ad inizio stagione.

Le cessioni estive, con conseguenti corpose plusvalenze, di Theo, Thiaw ed Okafor riusciranno a mettere una pezza al bilancio 25/26 che dovrà fare a meno degli introiti minimi derivanti alla partecipazione della Champions League, ma fanno anche sì che ci sia un’urgenza importante di ritornare ad occupare le prime quattro posizioni al termine del campionato: non dovesse essere così allora ci sarà un’ulteriore estate all’insegna di cessioni importanti. A meno che, cosa improbabile e mai successa finora, che Cardinale non decida di poter effettuare anche qualche aumento di capitale senza andare ad intaccare il parco giocatori.

Ed ecco che entra in gioco il progetto per il nuovo stadio: nelle idee di Milan (ed Inter) riuscirà ad aumentare in maniera significativa alcune voci dei ricavi legate al matchday, posti premium e non solo, visto che il nuovo impianto nelle idee dei club dovrà essere fruibile, e quindi monetizzabile, 365 giorni all'anno.

Nella giornata odierna una delegazione di Milan (Presidente Paolo Scaroni) e Inter, con rappresentanti delle proprietà Redbird (David Castelblanco, Partner e Head of Sports & Media) e Oaktree, ha incontrato oggi il Sindaco Sala insieme a Lord Norman Foster e David Manica in merito al progetto nuovo Stadio di Milano. A seguire la dichiarazione degli architetti Lord Norman Foster, Foster + Partners, e David Manica, MANICA:

“Siamo grati al Sindaco per l’accoglienza e il tempo dedicatoci. In attesa che l’iter possa finalizzarsi, è stata un’occasione per condividere lo spirito e l’ambizione che ispirano il progetto. Siamo infatti grati a Oaktree e RedBird per aver affidato a Foster + Partners e MANICA l'opportunità di progettare il nuovo stadio per Inter e Milan e ne siamo onorati. Questo progetto rappresenta non solo un investimento significativo per il futuro dello sport, ma anche un impegno verso la città di Milano e il suo ricco patrimonio culturale, architettonico e sportivo.”

Un altro piccolo passo verso il compimento di un progetto importante che il presidente Paolo Scaroni ha perseguito con impegno per più di sei anni: sono passati 2.287 giorni dal 10 luglio 2019, quando ci fu la presentazione al Comune del masterplan del nuovo stadio. Gli ultimi risultati concreti sono arrivati anche grazie all'impegno e al desiderio di RedBird, che ha un’esperienza internazionale comprovata nello sviluppo di stadi, di voler offrire ai tifosi rossoneri un impianto all'altezza del Milan e della città di Milano, capace di diventare un punto di riferimento non solo per lo sport ma per tutto il paese.