Napoli, c'è un caso da monitorare!

Il Napoli di Conte vive un momento strano: la classifica sorride, ma le sensazioni restano negative

Il Napoli si trova in una fase particolare della stagione: la classifica di Serie A non rispecchia del tutto le difficoltà che la squadra di Antonio Conte sta attraversando. La discussa vittoria contro l’Inter ha ridato fiducia a un gruppo che iniziava a dubitare dei propri metodi, dopo alcune battute d’arresto inattese nelle prime giornate — come il pareggio contro il Torino e la dolorosa sconfitta contro il Milan, l’unico big match disputato finora.

Nonostante questi alti e bassi, il Napoli guida la Serie A con 18 punti in 8 giornate. Ancora una volta, il carattere voluto da Conte emerge anche quando il gioco non è brillante. Tuttavia, i numerosi cambi effettuati durante il mercato estivo — definiti dallo stesso allenatore come “troppi” — stanno ancora richiedendo tempo per integrarsi pienamente nella filosofia del tecnico leccese.

De Bruyne e McTominay: una convivenza difficile al centro del progetto Napoli

L’arrivo di Kevin De Bruyne come nuovo leader tecnico del Napoli non ha portato i benefici sperati. La sua presenza ha creato un piccolo terremoto interno, soprattutto per Scott McTominay, che nella scorsa stagione aveva assunto il ruolo di trascinatore assoluto. Lo scozzese, ora messo in ombra, starebbe valutando un possibile ritorno in Premier League per rilanciare la propria carriera nel campionato che lo ha visto crescere.

McTominay non esclude un addio al Napoli qualora non riuscisse a ritrovare le sensazioni della passata stagione, quando fu premiato come MVP della Serie A grazie a un rendimento eccezionale e ben 13 gol in 39 presenze.

Un problema tattico, non personale

Non ci sarebbero frizioni personali tra McTominay e De Bruyne: si tratta principalmente di una questione tattica. Con il belga attualmente ai box per un infortunio muscolare che lo terrà fuori diverse settimane, McTominay ha l’occasione perfetta per riaffermarsi come leader del Napoli di Conte. Le prossime partite saranno decisive per capire se lo scozzese merita di restare al centro del progetto tecnico.