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Quando si giocherà Lazio-Torino? Il 7 aprile prima data utile. Bayern e ricorsi permettendoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 3 marzo 2021, 13:00Serie A
di Ivan Cardia

Quando si giocherà Lazio-Torino? Il 7 aprile prima data utile. Bayern e ricorsi permettendo

Risolta la questione legata a Juventus-Napoli, ufficialmente programmata per il 17 marzo, la prossima gatta da pelare per la Lega Serie A è legata alla nuova data di Lazio-Torino. Non giocata ieri, la partita è attualmente sub judice: concluso il turno di campionato, si attende il verdetto del Giudice Sportivo. Più che probabile, visti i precedenti, che il dottor Mastrandrea, prendendosi magari del tempo per acquisire la documentazione necessaria (il Toro ha presentato preannuncio di reclamo a tal fine), eviti il 3-0 a tavolino, indicando la necessità di disputare la partita. Del resto, già su Juventus-Napoli le tempistiche delle comunicazioni dall’ASL avevano assunto un loro rilievo: in questo caso, lo stop alla trasferta è arrivato con largo anticipo e sufficiente chiarezza. È davvero difficile sostenere che il Toro potesse presentarsi all’Olimpico senza violare una disposizione di legge e, per assurdo, rischiare il deferimento federale. Così, gli spiragli per una decisione diversa sono pressoché nulli. E Lazio-Torino si dovrà (ri)giocare. Inutile dire che questo verdetto non risolverà il problema principale: quando?

A meno di una clamorosa rimonta, il 7 aprile. Ma bisognerà aspettare almeno Bayern Monaco-Lazio: tra due settimane, i capitolini affronteranno i tedeschi nel ritorno degli ottavi di finale di Champions. Il risultato della gara di andata, 4-1 per Lewandowski & Co, lascia poche speranze a Inzaghi. Ma fino ad allora non si potrà formalmente programmare Lazio-Torino nella prima occasione utile. Cioè, il 7 aprile, appunto: in quella data, infatti, è in programma l’andata dei quarti di finale Champions. E finché la Lazio sarà ufficialmente in corsa va tenuta libera, così come il successivo 14 aprile (data del ritorno). Una volta eliminata, problema risolto. Se però alla Lazio dovesse riuscire l’improbabile rimonta, le cose si complicherebbero ulteriormente: complici i turni infrasettimanali del 21 aprile e del 12 maggio, gli unici slot ipotizzabili sono proprio quelli in cui è in programma anche la Champions. Cioè il 28 aprile e il 5 maggio, quando nel programma della massima competizione continentale ci sono le semifinali: in via Rosellini conviene tifare contro la Lazio in Europa, altrimenti il rischio di non avere una data buona esiste. Seppure in astratto: come detto, il 4-1 dell’Olimpico rende poco credibile che la questione si ponga davvero e il 7 aprile potrebbe andare bene. Ma il calendario non è l’unico ostacolo.


I tempi dei ricorsi. Da Juventus-Napoli (4 ottobre) alla data della sentenza (22 dicembre) sono passati due mesi e mezzo: se l’iter giudiziario di Lazio-Torino dovesse andare nella stessa direzione, vorrebbe dire avere un responso fuori tempo massimo. L’obiezione: ma l’esito è scontato, dopo la sentenza del Giudice Sportivo si potrà già programmare il rinvio. Vero, ma il verdetto è da scrivere. E, nonostante la questione sia sottovalutata, il fatto che questa volta non ci si aspettino grandi scossoni non sposta molto i termini del discorso. Dipende tutto dalle decisioni e dal comportamento processuale della Lazio: se Lotito esperirà tutti i gradi di giudizio, cosa che legittimamente potrebbe fare e verosimilmente farà, si arriverà comunque al Collegio di Garanzia dello Sport (il TAR è un capitolo a parte). Più o meno, con gli stessi tempi della vicenda di Juve-Napoli, durante i quali Lazio-Torino rimarrebbe sub judice. Con due conseguenze: la Lega Serie A, ieri pilatesca nel non decidere, dovrebbe mettere in calendario una partita sulla quale penderebbe il ricorso di una delle due squadre. E la Lazio (o il Torino, come detto il verdetto pare scontato ma è da scrivere) dovrebbe giocare una gara la cui regolarità contesta a livello giudiziario. L’unica vera soluzione, ancora una volta, sono il buon senso e un accordo. Mancati entrambi, nella sceneggiata di ieri: chissà se salveranno il calendario nel prossimo futuro.