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Dossena: "L'Inter si è mossa bene ma per le altre c'è tempo. Dybala serve a tutti"
Beppe Dossena, campione del mondo nell'82, ricorda a Tuttomercatoweb.com il 5 luglio di quaranta anni fa quando l'Italia battè 3-2 il Brasile in Spagna "Sono momenti che non ti scordi mai, è un bellissimo ricordo di uno straordinario evento. Fu una fantastica vittoria, l'apoteosi, era la seconda vittoria consecutiva dopo quella con l'Argentina".
Fu lì che si capì che l'Italia poteva vincere i campionati del mondo?
"Qualunque squadra si fosse parata di fronte avremmo vinto, non avevamo dubbi che eravamo sulla strada giusta".
Parlando di mercato è l'Inter il club che si è mosso meglio?
"Per ora forse sì ma mancano tanti giorni, prima di accreditargli questo scettro aspettiamo. Credo ci sia la volontà di dare a Inzaghi subito la rosa completa".
Lukaku può confermarsi miglior attaccante della serie A?
"Conte ha dimostrato che se servito in un certo modo e con i giusti spazi, accompagnato adeguatamente è devastante. Lautaro è rimasto, la squadra più o meno è la stessa, ora tocca a lui".
Dybala dove lo vede invece?
"Per principi tattici serve a tutti, Inter, Milan o altri. Diventa un fattore del nostro campionato, bisogna vedere chi giocherà al rialzo: spero non sbagli la scelta perchè con la Juve ha sbagliato: è chiaro che lui deve puntare ad ottenere il massimo da ogni transazione ma con una interlocuzione forse più equilibrata ora sarebbe ancora alla Juve".
A Torino, sponda granata, i tifosi sono in subbuglio...
"Cairo in questi anni sta provando a unire le volontà tecniche con le disponibilità delle casse però una discreta rosa l'ha sempre allestita. Vedremo anche cosa dirà Juric, ce lo ricordiamo tutti l'anno scorso con le sue dichiarazioni a pochi giorni dalla fine del mercato. Oggi non si può ancora mettere sotto accusa una proprietà".
Mandragora alla Fiorentina che colpo le sembra?
"Quando c'è una società che ti vuole ci sono tanti vantaggi: ti possono aspettare, ti danno la possibilità di ambientarti. Ovviamente poi va in campo il giocatore e deve far vedere le qualità e le caratteristiche che tutti conosciamo. Può giocare in tutti i ruoli del centrocampo ma dipende anche da come si muoverà la squadra"
Fu lì che si capì che l'Italia poteva vincere i campionati del mondo?
"Qualunque squadra si fosse parata di fronte avremmo vinto, non avevamo dubbi che eravamo sulla strada giusta".
Parlando di mercato è l'Inter il club che si è mosso meglio?
"Per ora forse sì ma mancano tanti giorni, prima di accreditargli questo scettro aspettiamo. Credo ci sia la volontà di dare a Inzaghi subito la rosa completa".
Lukaku può confermarsi miglior attaccante della serie A?
"Conte ha dimostrato che se servito in un certo modo e con i giusti spazi, accompagnato adeguatamente è devastante. Lautaro è rimasto, la squadra più o meno è la stessa, ora tocca a lui".
Dybala dove lo vede invece?
"Per principi tattici serve a tutti, Inter, Milan o altri. Diventa un fattore del nostro campionato, bisogna vedere chi giocherà al rialzo: spero non sbagli la scelta perchè con la Juve ha sbagliato: è chiaro che lui deve puntare ad ottenere il massimo da ogni transazione ma con una interlocuzione forse più equilibrata ora sarebbe ancora alla Juve".
A Torino, sponda granata, i tifosi sono in subbuglio...
"Cairo in questi anni sta provando a unire le volontà tecniche con le disponibilità delle casse però una discreta rosa l'ha sempre allestita. Vedremo anche cosa dirà Juric, ce lo ricordiamo tutti l'anno scorso con le sue dichiarazioni a pochi giorni dalla fine del mercato. Oggi non si può ancora mettere sotto accusa una proprietà".
Mandragora alla Fiorentina che colpo le sembra?
"Quando c'è una società che ti vuole ci sono tanti vantaggi: ti possono aspettare, ti danno la possibilità di ambientarti. Ovviamente poi va in campo il giocatore e deve far vedere le qualità e le caratteristiche che tutti conosciamo. Può giocare in tutti i ruoli del centrocampo ma dipende anche da come si muoverà la squadra"
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