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Fiducia nei propri mezzi, rispetto per l'Inter. Guardiola, Haaland, Gundogan: il Media Day del City
Media Day in casa Manchester City. In vista della finale di Champions League con l'Inter, i protagonisti della squadra di Guardiola hanno parlato con la stampa. Consapevolezza nei propri mezzi ma anche rispetto per l'Inter, come si evince dalle parole del fenomeno del City Erling Braut Haaland: "Sarà speciale e un onore, ho sempre sognato di giocare una finale di Champions. Sono felice della mia prima stagione a Manchester, è stata assolutamente incredibile. Tutti noi condividiamo la stessa fame e lo stesso desiderio di vincere ogni giorno. Ci siamo tutti l'uno per l'altro e deve essere così se vogliamo vincere. Dovremo essere la nostra miglior versione per battere un'Inter molto forte, non vediamo l'ora di scendere in campo".
Gli fa eco il tecnico Guardiola: "L'Italia è forte in qualsiasi situazione, è sempre stato così. Noi cerchiamo di vincere, ma anche l'Inter verrà lì per lo stesso motivo. Sarà una partita durissima per la loro struttura difensiva ma non solo. Se non fossimo due buone squadre non saremmo in finale di Champions".
Legato all'Italia, ma voglioso di vincere la Champions dopo due finali perse. Così Ikay Gundogan, capitano in scadenza con il City: "Sono molto legato all'Italia e a Milano, il medico di mio figlio è italiano e tifa Inter, ci ho già parlato. Mio figlio è nato lì, mia moglie ci ha vissuto per qualche anno. Mi piace andarci anche in vacanza, anche se quest'anno dipenderà da come va la finale. Ho perso le due finali di Champions League che ho giocato, quindi immagino che tutti possano capire quanto sia grande il mio desiderio di vincere questo trofeo. Ho 32 anni e non credo che avrò un'occasione simile. Abbiamo fiducia, ma sappiamo anche che battere l'Inter sarà molto difficile".
Gli fa eco il tecnico Guardiola: "L'Italia è forte in qualsiasi situazione, è sempre stato così. Noi cerchiamo di vincere, ma anche l'Inter verrà lì per lo stesso motivo. Sarà una partita durissima per la loro struttura difensiva ma non solo. Se non fossimo due buone squadre non saremmo in finale di Champions".
Legato all'Italia, ma voglioso di vincere la Champions dopo due finali perse. Così Ikay Gundogan, capitano in scadenza con il City: "Sono molto legato all'Italia e a Milano, il medico di mio figlio è italiano e tifa Inter, ci ho già parlato. Mio figlio è nato lì, mia moglie ci ha vissuto per qualche anno. Mi piace andarci anche in vacanza, anche se quest'anno dipenderà da come va la finale. Ho perso le due finali di Champions League che ho giocato, quindi immagino che tutti possano capire quanto sia grande il mio desiderio di vincere questo trofeo. Ho 32 anni e non credo che avrò un'occasione simile. Abbiamo fiducia, ma sappiamo anche che battere l'Inter sarà molto difficile".
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