
Dal no estivo alle panchine in serie: Inter, che fine ha fatto Yann Bisseck
La settimana della Champions League potrebbe essere l’occasione di rivedere in campo Yann Bisseck. Nel primo pomeriggio, alla vigilia della sfida tra Inter e Slava Praga, Cristian Chivu presenterà la gara di San Siro e il difensore tedesco potrebbe essere riproposto - complice la “morbidezza” dell’avversario - nell’undici titolare. Sulle dichiarazioni di Chivu seguiranno aggiornamenti, come sempre in live su TMW, ma nel frattempo colpisce il fatto che il centrale classe 2000 sia, al momento, quasi un desaparecido nella rosa nerazzurra.
No a 32 milioni di euro, poi la sciagurata Udinese. In estate, Bisseck è stato un nome particolarmente chiacchierato. Nella potenziale rivoluzione interista, poi rimasta in bozze con l’eccezione di Pavard, per l’ex Aarhus sono arrivate voci e anche un’offerta abbastanza ghiotta: quella del Crystal Palace, che aveva messo sul piatto 32 milioni. Secco no dell’Inter, che valuta il suo giocatore almeno 40 milioni. L’avvio di campionato, però, è stato disastroso: le topiche nel ko per 2-1 con l’Udinese hanno rinfocolato vecchi dubbi, e nel frattempo è anche arrivato Manuel Akanji.
Che fine ha fatto? Da quella gara, Bisseck non si è più visto. Lo svizzero ex City, subito buttato in campo da Chivu, ci è rimasto sempre: quattro partite su quattro tra Champions League e Serie A, sempre titolare e mai sostituito; da quando è arrivato, nessun giocatore dell’Inter ha un minutaggio superiore a quello di Akanji. Quanto a Bisseck, è fermo ai 90’ giocati con i friulani, e da lì in poi non si è più visto. Arrivava da una stagione non felicissima, nel complesso, caratterizzata da errori in serie e culminata nella partita non felice con la Lazio, che di fatto ha chiuso con un turno di anticipo le speranze scudetto della squadra (all’epoca) di Simone Inzaghi. Dopo il flop con l’Udinese, la scelta di tenerlo fuori è stata legata anche all’esigenza di cautelarlo, di concedergli un break per tornare ad alti livelli. E ora - ma giova ripeterlo: meglio aspettare che, magari, Chivu chiarisca - potrebbe rivedere il campo. Certo, il dubbio resta: se la fiducia era così bassa, perché non cederlo?
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