Lazio, c'è il carattere ma non la qualità: il verdetto di San Siro
Che la Lazio non si presentasse a San Siro con l'ambizione di giocare partita alla pari con l'Inter lo aveva fatto capire chiaramente Maurizio Sarri nella conferenza stampa di vigilia. Che però i biancocelesti si ritrovassero sotto di fatto alla prima azione della partita nessuno lo aveva messo in preventivo. Una partenza così negativa poteva far crollare una squadra fragile, invece la Lazio a San Siro si è scoperta solida mentalmente. "La squadra dal punto di vista della mentalità sta crescendo - ha detto Sarri nel postpartita - potevamo uscire dalla gara mentalmente. Ci sono aspetti positivi, ripartiamo da questi". Quello che è mancato, più semplicemente, è l'aspetto tecnico. "Può darsi che gli errori da cui sono nati i gol siano dovuti al gap tecnico tra le due squadre, ma ci lasciano l'amaro in bocca".
Lazio, la ricerca della qualità e della presenza in area di rigore
Oltre alla qualità, tema ormai ricorrente in casa Lazio, quello che è mancato è anche un punto di riferimento in attacco in grado di impensierire la difesa avversaria. Dia ancora una volta ha sofferto e l'assenza di Castellanos pesa come un macigno nel gioco della Lazio. La speranza è quella di recuperare l'argentino il prima possibile, anche se sul suo ritorno ancora non ci sono certezze. L'obiettivo rimane quello di metterlo a disposizione di Sarri per la sfida con il Lecce dopo la sosta, ma non è da escludere anche il forfait con i salentini e rinviare il rientro alla doppia sfida con il Milan tra Serie A e Coppa Italia. Tempistica simile per il rientro di Dele-Bashiru, sul quale bisognerà fare dei ragionamenti anche in ottica reintegro nella lista Serie A. Dovrebbero slittare a dicembre i rientri di Cancellieri e Rovella, i due che al momento sono più indietro nella tabella di marcia verso il rientro in gruppo.
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