L'Inter si vendica della Lazio, la Repubblica: "E ora Chivu pensa al derby"
Sulle pagine de la Repubblica si analizza la vittoria dell’Inter ai danni della Lazio di ieri sera a San Siro per 2-0. A portare l’Inter in vetta è il suo capocordata. Ci ha messo 127 secondi Lautaro a segnare alla Lazio e a trascinare i suoi compagni a quota 24 punti, dove ad aspettarli hanno trovato la Roma. La salita è ancora lunga, undici partite su trentotto sono poche ma dicono già più di qualcosa. Se l’Inter è arrivata lassù è grazie al buono che già c’era — il modulo, i campioni, molti schemi — più qualcosa che ha portato il nuovo allenatore, che un secondo dopo la rete del vantaggio già si sgolava per chiedere pressing alto.
A quota gol 161 da interista è a una sola rete da Sandro Mazzola, a cui la statistica ufficiale ne assegna 162, e a dieci di distanza da Boninsegna, terzo marcatore di sempre del club dopo Altobelli e Meazza. In questo campionato il capitano è a quattro centri, pochi per lui, e nello sguardo alle tribune di San Siro si poteva leggere una richiesta di scuse per il ritardo. Il 2-0 contro la Lazio non ha la pienezza del 6-0 all’Olimpico dell’andata dell’anno scorso, ma è la settima vittoria nelle ultime otto partite di campionato, in un weekend in cui molti nell’alta classifica sono inciampati. Alla fine della sosta ci sarà il derby con il Milan.
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