Il centravanti italiano più prolifico in Serie A non è in Nazionale. Lo strano caso di Pinamonti
Dopo 11 giornate di Serie A, il centravanti italiano con più gol in campionato non è tra i convocati di Gattuso per la Nazionale. Il quarto gol in questa stagione di Andrea Pinamonti è una gemma, una giocata che unisce un mix di esperienza, tecnica e senso del gol. Troppo spesso criticato, il classe ‘99 ha confermato con la maglia del Sassuolo di aver raggiunto uno status diverso, che gli permette di avere la maturità all’interno delle partite di capire i momenti. Il 26enne è un attaccante moderno, in grado di venire incontro a legare il gioco, ma anche di attaccare la profondità e soprattutto di tenere il pallone, pressare e lottare, facendo respirare la squadra quando serve.
Eccezion fatta per Retegui, che in Saudi Pro League ha toccato quota 5 centri, gli altri non stanno rendendo come ci si poteva attendere dal punto di vista realizzativo: Kean, chiamato dal ct prima dell’infortunio, Pio Esposito e Scamacca hanno segnato meno di lui in Serie A. Lo stesso vale per quelli rimasti a casa come Lucca, Colombo e Piccoli o le stelline dell’Under 21 Ekhator e Camarda. Solo Bonazzoli, pure lui mai considerato, regge il suo ritmo.
È davvero un mistero come un calciatore che è già andato in doppia cifra 3 volte nella sua carriera e che si avvia, salvo sorprese, verso la quarta annata da almeno 10 gol abbia una sola convocazione e una sola presenza con l’Italia. Quel che è certo è che, dovesse continuare su questo livello, Pinamonti avrà presto la sua occasione, perché nessuno potrebbe più ignorarlo.
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