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Favo: "I giovani italiani hanno poco da invidiare agli stranieri. Il nostro calcio è più che vivo"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
ieri alle 21:53Serie A
di Alessio Del Lungo

Favo: "I giovani italiani hanno poco da invidiare agli stranieri. Il nostro calcio è più che vivo"

Massimiliano Favo, ct dell'Italia Under 17, ha conquistato il bronzo al Mondiale di categoria con gli Azzurrini e ha rilasciato un'intervista a L'Interista.it per raccontare come è riuscito a ottenere tale risultato: "È un percorso che parte dalla U15. Questi 2008 hanno lavorato già in passato con me, hanno proseguito con Daniele Zoratto, ora vice coordinatore delle Nazionali giovanili, e da due stagioni sono tornati con me. Bisogna condividere questo bronzo con tutta la struttura del Club Italia, nazionali giovanili, area scouting italiana ed estera, il mio staff e tutti quelli che si dedicano con affetto a questi ragazzi. Non nascondo che c'è un po' di rammarico. Meritavamo la finale, devo dire che questi ragazzi sono cresciuti in modo esponenziale, come giocatori e come uomini. Hanno meritato questo traguardo storico". Sei italiani sono stati inseriti nelle migliori tre squadre del Mondiale U17 scelte dagli esperti. È una dimostrazione del valore del settore giovanile italiano? "Da quando sono ct nelle nazionali giovanili (sette anni, ndr) posso dire, senza possibilità di essere smentito, che i giovani italiani hanno poco da invidiare a quelli stranieri. I risultati parlano chiaro: 2023 vittoria europei U19 e finale mondiale U20, 2024 vittoria a Cipro per la prima volta con la U17 e semifinale con la U19 con relativa assegnazione del premio Burlaz dalla Uefa. Con questi 2008 semifinale a Tirana persa ai rigori contro il Portogallo poi campione d'Europa e del mondo e Bronzo a questi Mondiali in Qatar". Che indicazioni ci dà per il futuro? "Dice che il nostro calcio è più che vivo, che bisogna perseverarlo con il lavoro e che questi ragazzi in futuro daranno grandi soddisfazioni al nostro movimento. Arsene Wenger, non l'ultimo arrivato, mi ha fatto i complimenti manifestando il pensiero che l'Italia ha espresso il miglior calcio nella competizione di Doha. Senza calciatori bravi penso che questo risultato non sia possibile". Che ne pensa del classe 2007 Mancuso? Lei lo ha allenato. "Ho lavorato con tanti giocatori dell'Inter dai 2003 fino ai 2008. È un club che lavora bene e con passione con questi ragazzi. Siamo contenti del supporto che danno alle nazionali giovanili. Difficilmente mi soffermo sul valore dei singoli". Bovo ha giocato il Mondiale U17 e ha anche esordito in prima squadra. Che futuro vede per lui? "Ripeto che difficilmente mi soffermo sui singoli. Leonardo è prima di tutto un professionista esemplare e un ragazzo d'oro. Quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto presente. Per un allenatore non c'è niente di più importante".