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Abodi: "Due stadi già certi per Euro 2032. Mondiali? Gli italiani li pretendono"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 10:37Serie A
di Ivan Cardia

Abodi: "Due stadi già certi per Euro 2032. Mondiali? Gli italiani li pretendono"

Andrea Abodi, ministro per lo Sport e per i Giovani, è intervenuto in occasione dello Sport Industry Talk organizzato da RCS a Milano: “Nuova ondata sugli stadi? Sta arrivando, ci sono tanti esempi in Italia. Per la prima volta, da Italia ’90 in poi, senza dare giudizi su quanto fatto trent’anni fa, c’è un commissario designato. Si chiuderà nei prossimi giorni l’iter di nomina, che va concertata con i ministri Salvini e Giorgetti, con i quali c’è massima sintonia tant’è che la designazione è già stata concordata nella figura dell’ingegnere Massimo Sessa. Sarà un percorso comune, perché il lavoro che farà il commissario lo faremo in tre con i due ministri che ho citato. C’è un pacchetto di progetti, il commissario avrà poteri in deroga e lavorerà su una scala di proprietà che parte da Milano, Roma e Palermo, partendo da i dodici stadi candidati a Euro 2032. Sono tre i posti ancora disponibili, due sono già assegnati: Torino che è già pronto e lo stadio Olimpico di Roma che ha un progetto già pronto e affidato all’UEFA. E poi c’è Milano che è un passaggio inevitabile: la cessione a Inter e Milan rappresenta un passaggio centrale, è una progettualità entusiasmante, nel rispetto anche di chi vive nella zona di San Siro. Il commissario aiuterà a livello amministrativo, come capitale finanziario faremo investimenti in equity: cercheremo di mettere a disposizione anche finanziamenti”. Fiducioso sulla qualificazione dell’Italia ai Mondiali? “Io sono fiducioso, un po’ perché lo sono di natura. E do fiducia, fino al tradimento. Considero la maglia azzurra in generale, e la Nazionale di calcio in particolare con grande amore, quello con cui siamo cresciuti. Questo amore, al di là del 2021, che è stata una dolcissima, romantica e struggente avventura, perché rimanda a Gianluca Vialli e all’abbraccio con Mancini, non è sempre stato ripagato. Ora mi auguro vengano messe da parte le polemiche: decine di milioni di italiani pretendono che si vada ai Mondiali. Deve essere così fino al giorno dopo gli spareggi, quando mi auguro ci inizieremo a preparare per partire per il Nord America. Poi però sarà il giorno dopo in tutti i sensi. Il calcio non ha bisogno di una scarica solo emotiva, ma morale. Sono convinto che i ragazzi che abbiamo debbano avere questo obiettivo come ossessione. Devono tirare fuori quel qualcosa in più che in questi anni è mancato: abbiamo visto ragazzi uscire dal campo con il capo chino e che non è lo spirito della maglia azzurra, della passione delle persone. Io mi auguro che il calcio, che non sempre tiene i piedi per terra, recuperi questa dimensione terrena. Gli altri hanno il nostro stesso obiettivo, nessuno ci regalerà nulla e non ci sono più squadre cuscinetto. Dobbiamo dare il meglio di noi stesso, ma possiamo essere parte: essere contro, fino al 31 marzo, non porta lontani”.