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tmw / juventus / Editoriale
Spalle al muroTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:01Editoriale
di Mirko Nicolino
per Bianconeranews.it

Spalle al muro

La Juventus di Luciano Spalletti deve vincere in trasferta contro la Fiorentina, ma nonostante l'ultimo posto viola non sarà una passeggiata

“Spalle al muro, quando i punti, son fucili contro…”. Ho leggermente modificato il primo verso di un noto brano musicale per descrivere il momento attuale della Juventus. Il club bianconero ha da poco cambiato guida tecnica e da quando c’è sulla panchina della Vecchia Signora Luciano Spalletti, capitan Locatelli e soci sono imbattuti. Peccato che il nuovo tecnico valga la stessa regola negativa dei pareggi, che hanno pagato a caro prezzo prima Thiago Motta e poi Igor Tudor. Ogni tre segni X equivalgono a 2 KO e lo sa già bene Lucianone, poiché nonostante abbia fin qui ottenuto una vittoria e due pareggi, le classifiche sono peggiorate.

La Juve è scesa dal 5° al 6° posto in campionato e dal 25° al 26° posto in Champions League. Nulla di irrimediabile, visto che la stagione è ancora lunga e ci sono tantissime gare da giocare in entrambe le competizioni. Serve, però, un filotto di vittorie consecutive, poiché se tu continui a pareggiare e gli altri alternano pure vittorie a sconfitte, ti stanno sempre davanti. Già la difficile gara di Firenze, dunque, sarà importantissima per i torinesi, perché ci sono da recuperare i due punti lasciati per strada nell’ultimo derby casalingo col Torino.

Non sarà di certo una passeggiata, ovviamente, anche se la viola è fanalino di coda in classifica. Nelle ultime settimane, infatti, nella formazione viola c’è stata una vera e propria rivoluzione con il cambio di direttore sportivo – Goretti al posto di Pradé – e di guida tecnica – Vanoli al posto di Pioli. Insomma, la Fiorentina avrà dalla sua l’effetto scossa, che solitamente qualche risultato positivo lo dà, come testimonia la stessa situazione della Juventus. Per giunta, i bianconeri arrivano all’impegno con il loro attaccante più in forma in dubbio (Vlahovic) e con molti altri dubbi dal punto di vista della formazione.

Difficile che Spalletti cambi modulo proprio in una gara così importante e dopo una sosta in cui non ha potuto provare granché (ma magari ci sorprende), inoltre non è ancora certo il rientro di Kelly e Cabal, mentre è sicuramente lontano quello di Bremer (dicembre). Con David di rientro dalla nazionale solo a poche ore dalla gara e un Openda ancora deludente in nazionale, non è da escludere l’impiego di Yildiz come falso centravanti, per uno schieramento prudente e orientato agli inserimenti di esterni e centrocampisti. Insomma, Spalletti prova a muovere qualcosa in una situazione strutturalmente deficitaria. Da tecnico esperto e navigato, comunque, Luciano sapeva chiaramente che sarebbe stato sin da subito, spalle al muro.