Qualcosa sul mercato s’ha da fare
Tre vittorie ma anche due giocatori in meno. Negli ultimi giorni le cose in campo sono indubbiamente migliorate per la Juventus di Luciano Spalletti, perché tre successi di seguito non si verificavano da settembre. Con il tecnico toscano la Vecchia Signora è imbattuta, ma dopo la vittoria iniziale contro la Cremonese, erano arrivati tre pareggi che sostanzialmente sapevano di vecchio corso. Ovvio che le cose non possano cambiare in pochi giorni, soprattutto quando le partite si susseguono una dietro l’altra e non c’è tempo per allenarsi.
È il motivo per il quale anche le ultime tre vittorie consecutive debbano essere prese con le pinze. Spalletti sta cercando di trasmettere alla squadra qualcosa del suo credo, ma per riuscire ad avere presa, occorre anche ottenere i risultati. E se la squadra ha sfoderato una buona prestazione dal punto di vista estetico contro l’Udinese è anche e soprattutto perché aveva vinto le due precedenti contro Bodo/Glimt e Cagliari. Vincere aiuta a vincere e aiuta a stare serene e a lavorare meglio. Con i successi la testa si libera, in allenamento e nelle partite ed è questo che si è visto soprattutto in Coppa Italia.
I limiti, però, rimangono e li ha sottolineati anche Spalletti nel post partita contro i friulani. Ci sono problemi strutturali, soprattutto in fase di palleggio e transizioni positive, che il tecnico toscano ha chiaramente fatto capire si possano risolvere solo con il mercato. E ora ci sono anche due infortuni gravi che complicano le cose. Comolli, il deus ex machina di questo club, ha già chiarito che nella sessione di riparazione la Juventus si potrà muovere solo all’interno dei paletti del Fair Play Finanziario. Tradotto: prestiti, innesti a costo zero o acquisti solo dopo cessioni che consentono di mettere a bilancio soldi freschi.
In attesa di capire in che condizioni rientrerà Bremer tra un paio di settimane, l’assenza di Gatti riapre la questione difensore centrale. Non si può di certo andare avanti adattando Koopmeiners, perché altrimenti bisognerebbe intervenire con un uomo a centrocampo. Un paio di innesti, tra difesa e mediana, insomma, sono auspicabili, magari piazzando Adzic, che è quello che al momento sembra trovare meno spazio. Quanto al KO di Vlahovic, che sarà sicuramente più lungo di quello del difensore, non è prevista la sostituzione, poiché Openda e David già sgomitavano. E poi a libro paga c’è anche Milik.
Piuttosto, l’infortunio di Dusan apre nuovi scenari in chiave rinnovo o cessione. Rientrerà probabilmente a marzo e per ritrovare la forma ci vorrà del tempo. Sicuramente, il suo entourage dovrà ridimensionare le aspettative e di conseguenza potrebbero accadere cose che fino a qualche mese fa erano inimmaginabili.






